Cronaca

Spagna, sarà probabilmente sospesa estradizione “Igor il Russo”

L’estradizione in Italia di Norbert Feher, alias “Igor il Russo”, verrà probabilmente sospesa in attesa che l’uomo venga processato in Spagna per i tre omicidi commessi ieri in territorio spagnolo, fra cui quelli di due agenti della Guardia Civil: è quanto riporta la stampa spagnola. Il giudice dell’Audiencia Nacional che si occupa delle indagini, Carmen Lamela, interrogherà domenica l’uomo in videoconferenza comunicandogli anche i reati contestatigli dalla magistratura italiana nel mandato di arresto emesso nei suoi confronti, fra cui tre omicidi. Dopo nove mesi di latitanza, dunque, è stato catturato dall Guardia Civil in Spagna, dopo un conflitto a fuoco, il killer di Budrio Norbert Feher, alias Igor Vlacavic, ricercato in Italia e all’estero per gli omicidi del barista di Budrio Davide Fabbri e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri e sospettato anche dell’uccisione del metronotte Salvatore Chianese avvenuta nel 2015. Per molto tempo nemmeno il nome è mai stato una certezza per gli investigatori che gli hanno dato la caccia per mesi tra le campagne di Bologna, Ferrara e Ravenna, cercando di mettere insieme brandelli di tracce lasciate tra l’1 e il 7 aprile quando irrompe in una tabaccheria di Riccardina di Budrio, in provincia di Reggio Emilia, e uccide il titolare Davide Fabbri. La sua identità è a lungo confusa dagli alias: Igor “il russo”, poi Ezechiele, infine Norbert “il serbo”. La sua fuga tiene per settimane sotto scacco centinaia di carabinieri e uomini delle forse dell’ordine che gli danno la caccia.

Viene ricercato da più di militari dei servizi speciali, tra Tuscania e Cacciatori di Calabria, lo cercano giorno e notte tra le campagne di Bologna, Ferrara e Ravenna, con l’ausilio di cani molecolari, elicotteri e droni. Il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, prende parte personalmente ad almeno due vertici con chi guida le operazioni. Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, anche lui in visita a Molinella, assicura che “fino a quando non sarà catturato noi non ci fermeremo”. Ma il killer di Davide Fabbri e di Valerio Verri, la guardia ambientale uccisa una settimana dopo, assume la forma del fantasma. I primi fatti di sangue risalgono alla sera dell’1 aprile, quando una persona armata di fucile e di una pistola (risultata rubata due giorni prima ad una guardia giurata) fa irruzione in un bar di Riccardina di Budrio e nel tentativo di rubare l’incasso della giornata uccide con un colpo il titolare Davide Fabbri dopo aver minacciato la moglie. Una settimana dopo, il 7 aprile, avviene il primo avvistamento durante un controllo a Portomaggiore, nel ferrarese. Le due guardie ambientali di pattuglia vengono prese d’assalto dalla furia del killer che spara sei colpi di pistola mettendone a segno 5, uccidendo il volontario Valerio Verri e ferendo gravemente il collega Marco Ravaglia.

LE REAZIONI Immediate le reazioni all’arresto: “Fatto le mie condoglianze a @marianorajoy per i due agenti e per il cittadino spagnolo uccisi stanotte nel corso dell’arresto del criminale #igor Il mio pensiero va alle vittime di Budrio e alle loro famiglie”. Ha scritto su twitter il premier Paolo Gentiloni. “Non cancella il dolore per le morti che ha provocato ma mi conferma la fiducia che ho sempre avuto nei confronti delle forze dell’ordine e della giustizia”. Cosi’ su Facebook il sindaco di Budrio, Maurizio Mazzanti. Vicinanza alle comunita’ di Brudrio e Molinella e’ stata espressa dal sindaco di Bologna, Virginio Merola. “La cattura in Spagna del criminale che ha ucciso nostro padre non ci fa certo gioire. Non possiamo certo dichiararci soddisfatti se non altro perche’ e’ costata la vita ad altre tre persone. Il nostro pensiero va a loro”: cosi’ Francesca ed Emanuele Verri, figli della guardia ecologica uccisa nel Ferrarese. “Ancor di piu’ vogliamo rivolgere la nostra attenzione verso coloro che hanno mandato nostro padre allo sbaraglio a fare un’attivita’ di perlustrazione pericolosissima, disarmato ed in una zona dove ben si sapeva che Igor vi si nascondeva”. “E’ la fine di un incubo, in particolare per le nostre comunita’. Cosi’ il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. “Niente potra’ cancellare il dolore dei familiari delle vittime, ai quali rinnovo la mia vicinanza personale e dell’intera Regione ma la garanzia che la giustizia riesce a fare il proprio corso con impegno e determinazione e’ un segnale importante per la vita di tutti noi e il convivere civile”.

“Finalmente il killer di Budrio, conosciuto come Igor il russo, e’ stato catturato. Di questo mi complimento con il Comandante Generale dei Carabinieri e con le autorita’ spagnole, esprimendo al contempo il mio cordoglio per le nuove vittime di questo efferato assassino”. Scrive su Twitter il ministro della Difesa Roberta Pinotti. “E’ un grande sollievo sapere che un criminale del genere sia stato assicurato alla giustizia. Credo ci sia stato un lavoro importante della magistratura, a partire dal procuratore di Bologna Amato e delle Forze dell’Ordine: il lavoro di intelligence comune in Europa e’ decisivo per raggiungere i risultati anche sul fronte della sicurezza”. Ha detto Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente. ‘ stato rispettato un “piccolo patto d’onore” con i familiari che oggi “e’ giunto a compimento”, ha sottolineato il ministro dell’Interno Marco Minniti che ha ricordato la promossa fatta durante l’incontro avvenuto nei mesi scorsi, sottolineando l’impegno degli uomini e delle donne di Polizia per una sorta di parola data. “All’indomani della morte di Fabbri e Verri, ricordandoci anche di Chianese, abbiamo incontrato i familiari. E’ stata una cosa tra le piu’ toccanti. Gli investigatori avevano messo in campo un piccolo patto d’onore: naturalmente e’ chiaro che nel momento che questo piccolo patto d’onore giunge a compimento, il pensiero non puo’ non andare a coloro che sono morti in Italia e a coloro che sono morti in Spagna”.

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