Cronaca

In Spagna torna l’incubo terrorismo, algerino attacca polizia catalana a grido Allahu Akbar

A tre giorni dall’anniversario degli attentati del 17 agosto 2017 a Barcellona e a Cambrils, torna l’incubo terrorismo in Catalogna. Un algerino di 29 anni e’ stato ucciso dalla polizia a Cornella’ de Llobregat, a 14 chilometri da Barcellona, dopo aver attaccato con un coltello in pugno un commissariato, “Allahu Akbar” (Dio e’ il piu’ grande).

Secondo quanto riferito dal quotidiano El Periodico, l’aggressore si chiamava Abdeluahab Taib, nato in Algeria nel 1989. “Un attacco terroristico” ha confermato al quotidiano catalano La Vanguardia il commissario Rafel Comes. Secondo la polizia, tuttavia, non ci sono legami tra l’aggressore e la cellula responsabile degli attentati a Barcellona e Cambrils di un anno fa. L’uomo, ucciso dalla polizia, “voleva uccidere agenti del nostro corpo”, ha aggiunto Comes. L’uomo non aveva precedenti penali. Il quotidiano La Vanguardia ha riferito che i Mossos d’Esquadra, la polizia autonoma regionale, stanno perquisendo la sua abitazione, che si trova a circa 200 metri dal commissariato che ha attaccato. Fonti di polizia hanno spiegato al quotidiano che al momento si seguono tutte le piste, dall’attentato terroristico al gesto di uno squilibrato.

L’attacco e’ avvenuto questa mattina alle 5.52. Quando l’uomo e’ arrivato ha trovato una agente e un sergente capo di turno. Era visibilmente alterato e la poliziotta gli ha chiesto di cambiare atteggiamento, ma e’ stata aggredita dal 29enne. A quel punto i colleghi dell’agente hanno sparato contro l’aggressore. Nessuno dei poliziotti presenti in quel momento nel commissariato e’ rimasto ferito. Quando le squadre di emergenza sono arrivate sul posto, per l’aggressore non c’era gia’ piu’ nulla da fare. In seguito all’accaduto, i Mossos hanno emesso un ordine interno per aumentare le misure di sicurezza nei commissariati, temendo il verificarsi di nuovi attacchi. I sindacati della polizia catalana (Spc) hanno chiesto alla Generalitat di dotare gli agenti di pistole elettriche e armi lunghe.

Se i poliziotti fossero stati dotati di pistole elettriche, avrebbero potuto immobilizzare l’aggressore e arrestarlo, anziche’ ucciderlo, ha spiegato un portavoce Spc. Il 29enne algerino era in possesso del N.I.E, il Numero Identificativo Stranieri richiesto personalmente alla polizia, tramite gli uffici consolari, da cittadini di altri Paesi che stabiliscano dei rapporti con la Spagna per motivi economici, professionali o sociali. Secondo quanto riferito dall’emittente Cadena Ser, l’uomo aveva il permesso di soggiorno per i suoi legami una donna spagnola locale di 40 anni di nome Luci.

Secondo fonti vicine alla coppia citate da El Periodico, i due si erano pero’ separati la settimana scorsa perche’ Taib “aveva perso la testa”. I due si erano conosciuti due anni fa: la donna lavorava in un hotel e si era separata da un precedente marito, un asiatico dal quale aveva avuto due figlie. Dopo il matrimonio con Taib, la donna si e’ convertita all’Islam e quando usciva da casa indossava un copricapo. Dopo la recente separazione, i due avevano deciso che l’uomo sarebbe andato via di casa alla fine di questo mese. I due abitavano nel villaggio di Baix Llobregat al numero 6 di calle Garraf.

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