Spagna travolta dalle alluvioni: più di 150 morti e villaggi sommersi

Spagna travolta dalle alluvioni: più di 150 morti e villaggi sommersi
30 ottobre 2024

E’ salito ad almeno 158 il numero dei morti causati dall’ondata maltempo che ha colpito la Spagna nelle ultime 48 ore, in particolare la comunità autonoma di Valencia: lo hanno reso noto i servizi di soccorso. L’ondata di maltempo che sta colpendo la Spagna sembra non voler dare tregua. Piogge torrenziali che hanno investito l’area di Valencia, la Castiglia e l’Andalusia dove fiumi in piena e piogge torrenziali hanno sommerso città e villaggi, lasciando dietro di sé una devastazione senza precedenti.

Il ministro spagnolo delle Politiche territoriali e della Memoria democratica, Angel Victor Torres, ha precisato che si tratta di “dati provvisori” poiché “tutto lascia prevedere che questa cifra aumenterà” dato che ci sono “decine” di persone disperse e luoghi ancora inaccessibili. Torres ha inoltre ribadito che la tempesta è ancora attiva, motivo per cui è necessario prendere massime precauzioni, “non uscire di casa” nelle aree con allerte e seguire le indicazioni dei servizi meteorologici e di emergenza.

Secondo le autorità, l’emergenza è tutt’altro che conclusa: ulteriori precipitazioni sono attese a breve e potrebbero aggravare la crisi. Il primo ministro Pedro Sanchez, in un discorso trasmesso in diretta, ha espresso il suo cordoglio per le vittime e ha rassicurato che il governo fornirà tutto il supporto necessario. “Tutta la Spagna piange con voi. Non vi abbandoneremo e impiegheremo tutte le risorse necessarie per tutto il tempo necessario per riprenderci da questa tragedia,” ha dichiarato Sanchez. Il governo ha inoltre dichiarato tre giorni di lutto nazionale, mentre squadre di soccorso e volontari stanno lavorando in condizioni estreme per cercare di arginare i danni e soccorrere le persone intrappolate.

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Le aree più colpite: Valencia e l’Andalusia

La Comunità Valenciana è tra le regioni più duramente colpite dalle inondazioni. In molte aree, le strade sono diventate veri e propri fiumi, i collegamenti telefonici ed elettrici sono saltati, e la forza dell’acqua ha isolato diversi villaggi, rendendo difficile l’accesso dei soccorsi. Le immagini dei residenti che cercano di ripulire le case invase dal fango, così come i cumuli di auto trascinate dalle frane, rappresentano il simbolo di una comunità in ginocchio. Carlos Mazon, presidente della Comunità Valenciana, ha informato che intere zone risultano prive di elettricità e comunicazioni, mentre squadre di emergenza stanno facendo l’impossibile per raggiungere i centri più isolati. In Andalusia, la situazione è altrettanto grave, con le strade sommerse, abitazioni distrutte, e numerosi residenti evacuati. La potenza delle piogge torrenziali ha travolto ogni difesa, lasciando il territorio vulnerabile di fronte alla prossima ondata di precipitazioni.

Le critiche alla gestione dell’allerta meteo

Mentre i soccorsi proseguono, aumentano anche le critiche sulla gestione della crisi. Alcuni osservatori sottolineano che l’allarme alla popolazione è stato diramato dalla Protezione Civile solo in tarda serata, quando ormai molte zone erano già inondate. Questo ha sollevato interrogativi sul tempismo e sull’efficacia dei sistemi di allerta. Secondo alcuni cittadini, le autorità meteorologiche avevano già emesso avvisi di rischio estremo nella mattinata, specificando la possibilità di “fenomeni di intensità eccezionale”. Tuttavia, questi avvisi non sono stati seguiti da azioni immediate per mettere al sicuro la popolazione, e in molti ritengono che una comunicazione più tempestiva avrebbe potuto evitare alcune delle perdite di vite umane.

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Supporto dall’Unione Europea

L’Unione Europea ha rapidamente attivato il sistema satellitare Copernicus per assistere le squadre di soccorso spagnole nella gestione delle operazioni di emergenza. In conferenza stampa, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dichiarato che il Meccanismo di Protezione Civile Europeo è stato attivato per coordinare gli aiuti provenienti da altri stati membri. Questo strumento permetterà di fornire supporto logistico e risorse materiali alle zone colpite.

Un lutto che attraversa il Paese

Anche la famiglia reale ha espresso il proprio cordoglio: il re Felipe VI, in un messaggio pubblicato su X, ha condiviso la sua “profonda tristezza” per la tragedia e ha rivolto le condoglianze alle famiglie colpite. “Ringraziamo di cuore i soccorritori e tutte le persone che stanno lavorando senza sosta per salvare vite,” ha scritto il sovrano. Nel frattempo, il ministero degli Esteri italiano ha fatto sapere che non risultano cittadini italiani tra le vittime e che la situazione è monitorata attentamente. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha assicurato che l’Italia è pronta a fornire assistenza economica e logistica per supportare la ricostruzione delle aree devastate.

 

 

Il ricordo di una tragedia simile

La situazione attuale rievoca ricordi dolorosi: solo un mese fa, infatti, cadeva il quinto anniversario della devastante tempesta che nel 2019 colpì la regione di Vega Baja ad Alicante, lasciando gravi danni e profonde ferite nelle comunità locali. Ancora una volta, le scene di distruzione nella provincia di Valencia – con inondazioni da record e danni materiali ingenti – mostrano come le catastrofi climatiche possano ripetersi con drammatica frequenza. Con le previsioni meteorologiche che segnalano il persistere del maltempo, il Paese si prepara a una nuova fase di emergenza, unendosi nel dolore e nella speranza che le prossime piogge non portino ulteriori tragedie.

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