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In Spagna vietato sbagliare, la Ferrari ci riprova

Il Mondiale di Formula 1 sbarca in Europa, ritrovandosi sul circuito catalano dove aveva aperto il suo 2019 ma in una situazione ben diversa da quella prospettata dai test invernali, dominati dalla Ferrari. Il pallino e’ invece saldamente nella mani della Mercedes e la gara di Barcellona, pur con davanti ancora 17 prove, si puo’ gia’ considerare uno spartiacque per la stagione della Rossa che, per ammissione del suo a.d., Louis Camilleri, e’ stata finora “al di sotto delle ambizioni”. “Abbiamo tutti gli elementi necessari per essere un competitor credibile per vincere il campionato”, ha aggiunto pero’ il dirigente, che si aspetta segnali in questo senso gia’ domenica. La Scuderia sbarca in Catalogna con un pacchetto aerodinamico aggiornato e una power unit evoluta, novita’ da cui si attendono importanti risposte in termini di prestazioni e di affidabilita’ per colmare il gap con le Frecce d’Argento.

Il team leader, come tanti altri, porta a sua volta novita’ per la pista di Barcellona ma non nel propulsore, visto che quello attuale finora non ha tradito garantendo adeguati livelli di potenza. Come sempre, bisognera’ aspettare le qualifiche per dare un giudizio, anche se sia Sebastian Vettel sia Charles Leclerc nutrono grandi speranze sulle loro chance di ben figurare, sperando di avere anche dalla loro un po’ di quella fortuna che finora e’ clamorosamente mancata. Il tedesco punta ad una vittoria che a Barcellona non ha mai assaporato, il monegasco “non vede l’ora” di risalire sulla SF90 per far dimenticare la mezza debacle in Azerbaigian. La gara di domenica precedera’ una serie di test, martedi’ 14 e mercoledi’ 15, per i quali la Scuderia scendera’ in pista con due monoposto, con una delle SF90 a disposizione di Pirelli per i test gomme. Il 14, Leclerc guidera’ per Ferrari, mentre Vettel ‘lavorera” per il fornitore di pneumatici. Il 15, Leclerc testera’ per Pirelli, mentre sulla SF90 fara’ il proprio ritorno Antonio Fuoco, ex pilota della Ferrari Driver Academy (FDA) e ora uno dei quattro ragazzi che si alternano al simulatore.

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redazione