Dopo un Europeo disastroso, la Nazionale Italiana si è ritrovata a Coverciano per preparare le prossime due sfide cruciali di Nations League contro la Francia e Israele, che si terranno rispettivamente il 6 e il 9 settembre. Il clima è carico di tensione e riflessioni, ma anche di rinnovata determinazione. Il commissario tecnico non ha nascosto la sua delusione per quanto accaduto durante l’estate, definendola “bruttissima”, ma ha anche mostrato la volontà di voltare pagina e costruire qualcosa di nuovo.
“Ho trascorso una brutta estate, bruttissima – ha dichiarato – Il discorso andava sempre lì. Quando si parla di fallimento Europeo bisogna fare un’analisi un po’ più corretta perché, secondo me, è riferita a quella gara lì, con la Svizzera, bruttissima. Contro la Spagna abbiamo fatto male, siamo stati messi sotto, poi però la vittoria netta della Spagna ridimensiona un po’ la brutta partita contro di loro. La partita contro la Svizzera, invece, è stata bruttissima soprattutto come atteggiamento, siamo stati arrendevoli. Non abbiamo onorato la nostra forza e la nostra storia: mi sento responsabile di ciò che è successo”.
Il tecnico ha assunto piena responsabilità per il fallimento agli Europei, sottolineando come ogni errore sia stato frutto delle sue decisioni. Ha anche riconosciuto di aver messo troppa pressione sui giocatori, impedendo loro di godersi appieno l’esperienza di indossare la maglia azzurra. Tuttavia, ha anche annunciato che è giunto il momento di fare qualcosa di differente, aprendo una “pagina nuova” per la Nazionale.
Convocazioni e scelte tattiche
Per queste sfide di Nations League, il tecnico ha svelato alcuni dettagli sulle convocazioni, lasciando intendere che alcune decisioni sono state prese in un’ottica di lungo termine. Su Federico Chiesa, per esempio, ha spiegato: “Con Chiesa ci siamo sentiti e abbiamo fatto una valutazione equilibrata. Io l’avrei portato come giocatore in più, non facendolo partecipare alle due partite. Lui mi ha detto che aveva parlato con la nuova società e aveva bisogno di fare una preparazione specifica. Abbiamo concordato che questo fosse il percorso migliore per lui al momento”. Su Sandro Tonali, invece, ha espresso fiducia: “Tonali s’è allenato regolarmente, è un giocatore sul quale noi riponiamo molta fiducia e viene dentro”.
Dal punto di vista tattico, il commissario tecnico ha confermato l’intenzione di adottare un sistema di gioco basato sul 3-5-2 o il 3-4-2-1, con una maggiore libertà d’interpretazione per i giocatori offensivi. “Ho riflettuto, probabilmente devo fare in maniera diversa e questa è una delle cose che cambierò”, ha detto, evidenziando la necessità di un approccio più dinamico e adattabile.
Ripartenza e fiducia nella squadra
La preparazione a Coverciano rappresenta un nuovo inizio per una squadra che, nonostante le recenti delusioni, ha ancora grande qualità e potenziale. “Quello di oggi è un giorno bello per me e per loro, ci si ritrova qui a far parte della Nazionale. Abbiamo tutte le caratteristiche per poter far bene”, ha dichiarato, mostrando fiducia nei suoi uomini. Ha poi sottolineato l’importanza della condizione fisica e dell’interpretazione tattica, promettendo di lasciare più libertà ai giocatori per esprimere al meglio la loro qualità.
Infine, ha voluto ringraziare la FIGC e in particolare il presidente Gravina per il sostegno ricevuto: “Per me Gravina s’è mostrato fin dal primo giorno come una persona competente, preparata e sincera ed è sempre stato così. E’ uno dei principali motivi che mi ha spinto ad accettare questo incarico, nonostante il momento delicato che stava attraversando la Nazionale”.
Sguardo al futuro
Guardando avanti, il tecnico vede nella Nations League un’opportunità cruciale per preparare la squadra alle future sfide, comprese le qualificazioni per il Mondiale. “Questa competizione può darci il vestito corretto per poi andarci a giocare la qualificazione Mondiale”, ha affermato, evidenziando come queste partite siano un banco di prova per testare i giovani e costruire una squadra competitiva per il futuro.
Con queste premesse, l’Italia si appresta a scendere in campo con la volontà di riscattarsi e di costruire un nuovo capitolo nella sua gloriosa storia calcistica. Le sfide contro Francia e Israele saranno solo il primo passo in un percorso che, nelle intenzioni del commissario tecnico, dovrà portare a una Nazionale più forte e consapevole.