Spalletti: “Mio futuro? Dopo la partita di domani”
Parla il tecnico alla vigilia di ritorno tra Roma e Lazio
Vigilia di Coppa Italia per la Roma che domani sera è chiamata a rimontare il 2-0 nella semifinale di Coppa Italia contro la Lazio. Luciano Spalletti però crede nella rimonta: “Partire in svantaggio aiuta il modo di affrontare tutte le partite della Roma. Se si guardano i numeri si vede che ha una coerenza nell’approcciare le gare, nel credere in qualcosa che assomiglia a un gioco di squadra”. Il tecnico giallorosso parla di motiviazioni: “Visto che ogni tanto ricordate i numeri. Nel ritorno abbiamo fatto più punti di tutti, anche di Juve, Napoli e dell’Inter che ne ha fatti moltissimi. La partita di domani è la ciliegina sulla torta, ma sia noi che i nostri avversari ci siamo costruiti un futuro importantissimo. Non finisce lì, avrà un tempo lungo per mettere dentro elementi”. Poi le domande si spostano ovviamente sul suo futuro: “Ne parleremo dopo la partita di domani. Ma è fondamentale, il discorso di questa gara è necessaria, determina una finale. Con l’Empoli potevamo essere un po’ distratti, perché puoi parlare ma alla fine ci pensi”.
Per battere la Lazio sarà importante avere l’equilibrio giusto in campo: “Il momento in cui perdiamo palla sarà fondamentale per evitare le ripartenze. Non sarà facile perché sono le qualità dei nostri avversari. Poi hanno la tranquillità del risultato di andata, però noi andiamo la forza e la struttura mentale di poter forzare questa partita. All’andata sono stati più bravi di noi e sono in vantaggio. Ma noi siamo convinti di avere l’opportunità di passare il turno”. Sull’assenza di De Rossi e sul possibile inserimento di Paredes: “Quando si calcia da fuori si hanno delgi sbocchi. Trovare una difesa chiusa è possibile. In parecchi possono calciare da fuori, Strootman e lo stesso Grenier, che calcia benissimo le punizioni. Oggi valuteremo bene Daniele ma poi siamo nelle condizioni di scegliere e bene”. Infine parla del sostegno della Curva Sud: “Alcuni giocatori non sanno cosa può fare la Curva, saranno in parecchi a girarsi di là. Può incidere molto, noi dobbiamo creare le condizioni per essere determinanti. Noi dobbiamo fargli vedere quel che è un modo di stare in campo. Una ricerca a cui parteciperanno”.