Dopo inevitabili ritardi, dovuti all’incidente del 28 ottobre 2014, quando il razzo Antares esplose dopo il lancio, la navetta spaziale Cygnus è pronta a raggiungere la Stazione Spaziale internazionale, con 3 tonnellate di rifornimenti e un carico d’eccezione: la Portable on Board Printer 3D, la stampante 3D spaziale “made in Italy”, realizzata da Altran e Thales Alenia Space con il coordinamento dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Costantino Volpe, project manager dell’esperimento. “Stampare oggetti 3D in generale – ha spiegato ad askanews – è un’utilità legata alla flessibilità del processo e della forma. Stampare sull’Iss rappresenta la possibilità di non trasportare utensili e parti di ricambi ma di fabbricarle solo su necessità”. L’obiettivo, dunque, è creare pezzi di ricambio e strumenti di lavoro direttamente nello Spazio, in modo da ridurre il costo di future missioni spaziali. “Questi – ha continuato Volpe – sono alcuni degli esempi degli stampi che abbiamo effettuato come prove preliminari. Le forme sono le più disparate, con un volume piuttosto limitato di circa 10 cm quadrati. Man mano abbiamo calibrato i parametri di stampa per arrivare a una precisione maggiore. Questo per esempio potrebbe essere il gomito di un tubo che potrebbe sostituire una parte di ricambio realisticamente”. In pratica, se qualcosa dovesse rompersi o se ci fosse la necessità di avere un particolare utensile, il centro di controllo sulla Terra potrebbe semplicemente spedire via mail un file affinché il tutto venga costruito direttamente in orbita. “Il materiale plastico organico – ha concluso Volpe – viene riscaldato a 180 gradi ed estruso componendo delle figure 2D, quindi piani in successione 2D. L’oggetto 3D è la composizione di tante stampe 2D”.La stampa di oggetti 3D potrebbe avere ricadute tecnologiche anche in campo biomedicale. Anche per questo, dopo essere stata in orbita, la stampante ritornerà sulla Terra per l’analisi post-flight dell’esperimento.Il volo della Cygnus, in versione potenziata, è il primo con un vettore Atlas V e il quarto volo in totale della navetta privata della Orbital, costruita in Italia da Thales Alenia Space; il lancio è previsto per la notte tra il 3 e il 4 dicembre 2015 da Cape Canaveral.