Osservare la Terra dallo Spazio è un privilegio riservato a una èlite di pochi eletti. Ad oggi gli astronauti che hanno valicato la linea di Karman, il confine ideale tra l’atmosfera terrestre e lo Spazio a circa 100 Km d’altezza, sono poco più di 500, provenienti da una quarantina di Paesi ma tra di loro – ad eccezione del turista spaziale sudafricano, Mark Shuttleworth, bianco – non c’è alcun africano di colore, almeno finora… Quattro giovani scienziati africani, tra cui una donna, sono stati, infatti, pre-selezionati come possibili “afronauti”; entro poche settimane uno di loro sarà scelto per essere il primo africano nero nello Spazio. “Vengo da una famiglia disagiata, molto povera – spiega Freeman Osonuga, uno dei candidati – mia madre ha faticato per farmi studiare e mio padre è morto quando ero adolescente. Ho finito il liceo a pieni voti e poi mi sono laureato in Medicina. È davvero una grande gioia poter andare nello Spazio e fare la storia di questo continente e della popolazione di colore, è un modo per ispirare la mia generazione e l’intero continente”.Il futuro “afronauta” non viaggerà su una Sojuz verso la Stazione Spaziale ma a bordo di una navetta privata Lynx Mark II della società X-COR, in corsa con altre compagnie per realizzare voli turisitici suborbitali nello Spazio. “Questo è un programma di leadership – aggiunge Osonuga – serve soprattutto a trovare un giovane leader, mandarlo nello Spazio, metterlo in condizione di avere una diversa visione del mondo, affinché poi, sotto la luce dei riflettori, possa parlare a una platea mondiale dei problemi che interessano la gente”. Ancora non si conosce la data del possibile decollo del futuro “afronauta” anche perché la navetta della Xcor non è ancora stata sviluppata e il programma ha subito dei ritardi. Tuttavia l’interno continente non vede l’ora di vedere un proprio cittadino viaggiare tra le stelle. (Immagini Afp)