Ci sono volute 11 manovre e oltre 2 settimane di sudori freddi ma alla fine l’Agenzia spaziale europea (Esa) è riuscita a ripristinare almeno uno dei 2 satelliti della costellazione Galileo, il sistema di navigazione satellitare europeo che ad agosto 2014, per un problema al lanciatore Soyuz, erano finiti su un’orbita errata, divenendo di fatto inutilizzabili.Il satellite ha raggiunto quindi la sua nuova orbita a una quota di circa 24 mila km dalla Terra e ha trasmesso il suo primo segnale, ritenuto buono e in linea con le aspettative.