Spazio, sul razzo esploso c’era il primo satellite di Facebook

Spazio, sul razzo esploso c’era il primo satellite di Facebook
2 settembre 2016

Ecco le drammatiche immagini ravvicinate dell’esplosione del razzo Falcon 9 della compagnia privata Space X, distrutto giovedì primo settembre 2016 sulla rampa di lancio 40 della base Nasa di Cape Canaveral in Florida, durante un test pre volo dei motori in vista del lancio che sarebbe dovuto avvenire sabato 3 settembre. Grazie al rispetto di tutte le procedure di sicurezza non ci sono stati feriti e tutto si è risolto con una gran paura e un bel po’ di danni per la compagnia che fa capo al patron della Tesla Elon Musk che punta alla commercializzazione dei viaggi spaziali a costi ridotti e a portare l’uomo su Marte, già messa a dura prova da un incidente analogo avvenuto nel giugno 2015. L’incidente del primo settembre, ha spiegato SpaceX, è stato originato da un’anomalia al serbatoio d’ossigeno del secondo stadio durante le fasi di caricamento del propellente. A bordo del razzo il satellite Amos 6, di proprietà della società israeliana Spacecom. La missione di Amos 6, finanziata da Facebook per circa 100 milioni di dollari insieme al gruppo francese Eutelsat, ha come scopo connettere milioni di persone a internet dallo spazio, permettendo al social network di arrivare a coprire zone ancora isolate come quelle dell’Africa subsahariana. Il progetto e gli investimenti però vanno avanti, ha confermato in un post Mark Zuckerberg. Tutto da rifare, certo, ma la corsa allo Spazio, per quanto irta di ostacoli, non si ferma.

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