Secondo appuntamento con l’arte visiva di questo mio speciale sul Festival di Spoleto 2018, oggi vi porterò a scoprire ciò che offre l’Istituto Amedeo Modigliani. Il progetto iniziale è nato su iniziativa di promotori che si erano posti l’importantissimo obiettivo di riportare in Italia da Parigi, dopo ben 70 anni di esilio, tutti i documenti cartacei e le foto dei momenti di vita di Amedeo Modigliani; a seguito del raggiungimento di questo obiettivo, nell’anno 2013, è stato aperto l’Istituto, che si trova in pieno centro storico di Spoleto, per diffondere al più ampio pubblico possibile la personalità e l’opera di Modigliani attraverso la realizzazione di pubblicazioni e l’organizzazione di seminari e dibattiti, e aderendo al “Manifesto per una cultura accessibile a tutti”, promosso dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 31-12-2006.
Nel 2020, anno di ricorrenza del centenario della morte di Amedeo Modigliani, l’Istituto ha progettato l’ambiziosa mostra in Modlight, una rappresentazione a grandezza naturale e con un sistema di retroilluminazione, dei 337 quadri, ufficialmente riconosciuti e certificati, che compongono la produzione del grande artista di origine livornese. Lo scopo di questa modalità sarà quello di rendere fruibili al grande pubblico dipinti che altrimenti non potrebbero essere visti, e portarne le immagini nelle grandi piazze, nei caffè, nei centri commerciali, nei foyer dei teatri, nei campus universitari. Ma questa è la progettualità futura, nel presente Casa Modigliani vuole essere un contenitore culturale che darà spazio anche a esposizioni temporanee di mostre personali e collettive di artisti contemporanei, presterà le sue sale per eventi culturali legandosi, inevitabilmente, anche al prestigioso Festival dei Due Mondi.
È proprio all’interno della sessantunesima edizione di una delle maggiori manifestazioni umbre che l’Istituto presenta due mostre di grande rilevanza: la prima è Gli amici di Modigliani, curata dallo storico dell’arte e docente universitario Alberto D’Atanasio; la seconda invece è la personale dell’artista di origine calabrese Mimmo Nobile, dal titolo Agguato Sociale, a cura di Roberto Savi.
La particolare esposizione curata da D’Atanasio propone capolavori di artisti coetanei di Modigliani che comunque hanno, in una particolare fase del loro percorso artistico, incrociato la sua strada, a volte ammirandolo e diventandone amico ed estimatore, altre criticandolo e osteggiandone la presenza all’interno di selezionati gruppi, come fece per esempio Léger. Nella preziosa stanza sono racchiuse due opere di Braque, tre di Picasso, due quadri di Chagall mai esposti, un olio di Utrillo, un’opera di Léger e quattro disegni di Amedeo Modigliani, fra cui la preziosa Femme Fatale – che rappresenta per alcuni il primo ritratto della compagna Jeanne – esposta per la prima volta dopo 70 anni.
Grazie all’accurata curatela di D’Atanasio ogni opera svela un segreto, una storia, un racconto di se stessa, ma sottolinea anche il profondo legame tra i suoi autori e Modigliani, in un’epoca, quella dei primi decenni del Novecento, in cui si erano resi promotori e poi protagonisti di un cambiamento epocale, un giro di boa sostanziale dalla pittura classica per raggiungere nuovi linguaggi e nuovi modi di interpretare la realtà. All’interno della stanza emergono eccessi e modi di vedere che a volte hanno portato questi grandi artisti a scontrarsi, ma anche a confrontarsi, ammirarsi e instaurare legami che sono rimasti indelebili nel tempo, come quello rivelato dal Ritratto di Modigliani eseguito da Pablo Picasso che, per descrivere l’amico, ha scelto la narrazione classica, pur essendo stato eseguito negli anni in cui il grande catalano aveva abbracciato in pieno il Cubismo. Inestimabile il valore delle opere esposte e imperdibile l’occasione di visitare l’Istituto per vederle dal vivo.
Il resto dello spazio espositivo vede invece protagonista il ritorno sulla scena dell’arte contemporanea di Mimmo Nobile, in cui le opere raccontano dei disagi sociali, del degrado in cui versa la società attuale, i vizi che spesso servono a uscire da un male di vivere, da un’insoddisfazione che altrimenti sarebbe difficilmente superabile: mania per il gioco in attesa di una fortuna che può cambiare la vita ma che non arriva mai, legame tossico con un sesso che va oltre ciò che è semplice piacere fisico, dipendenza da Internet.
L’artista racconta e rende protagonisti gli sconfitti, gli emarginati, quelli che non ce l’hanno fatta in un contesto in cui l’uomo è diventato ciò che possiede anziché far uscire fuori ciò che è; porta a galla la disperazione, la sofferenza, i drammi che spesso la maggior parte delle persone finge di non vedere anche se si svolgono a pochi metri di distanza dalla strada che percorrono ogni giorno. Sono 25 le tele protagoniste di Agguato Sociale, tutte di grandi dimensioni ed eseguite in tecnica mista, a volte materiche altre semplicemente con colori densi e stratificati, come stratificata è la società attuale che vede solo ciò che vuole vedere e nasconde la polvere sotto il tappeto. Entrambe le mostre state realizzate con il supporto di Banca Popolare di Spoleto, Sky Arte e iGuzzini e con il patrocinio del MIBAC, della Regione Umbria e del Comune di Spoleto, e segnano l’inizio della volontà dell’Istituto di aprirsi alla contemporaneità, ospitando al fianco dei più celebri artisti del Novecento anche autori dalle forti capacità pittoriche ed espressive, che per diversi motivi non sono ancora entrati nei meccanismi internazionali del mercato dell’arte.
ISTITUTO AMEDEO MODIGLIANI
Palazzo Montani
piazza Fontana 3, Spoleto
Mostra La stanza segreta degli amici di Modigliani
dal 30 giugno al 4 agosto 2018
Mostra Agguato Sociale, Mimmo Nobile
dal 30 giugno al 4 agosto 2018
ORARI
Dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 23.00
COSTI
Intero € 10,00
Ridotto € 7,00
CONTATTI
Email: info@istitutoamedeomodigliani.it
Sito web: www.istitutoamedeomodigliani.it