La Procura della Repubblica di Palermo ha chiuso le indagini sulle cosiddette “spese pazze” dell’Assemblea regionale siciliana. Si tratta del secondo filone dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dei sostituti Maurizio Agnello, Sergio Demontis e Luca Battinieri. Circa 35 – tra deputati ed ex inquilini di Palazzo dei Normanni – per i quali i militari della Guardia di Finanza hanno “terminato” la fase di indagine su quelle che, al momento, si ritengono “spese non giustificate”. Tra i parlamentari attualmente in carica ci sono anche l’attuale assessore alla Formazione Bruno Marziano (Pd), Giovanni Di Mauro (capogruppo Mpa), Salvatore Cascio (presidente della commissione Affari Istituzionali); Francesco Rinaldi, deputato questore, Filippo Panarello, Carmelo Currenti, Raffaele Nicotra, Michele Cimino (foto), Giuseppe Gennuso, Nino Dina, Orazio Ragusa, Salvatore Cordaro, Marco Forzese, Riccardo Savona, Salvatore Lentini e Giovanni Greco.
Questi invece gli ex: Giovanni Cristaudo, Antonino Scilla, Giuseppe Arena, Francesco Calanducci, Paolo Colianni, Antonio D’Aquino, Pippo Gianni, Giuseppe Lo Giudice, Salvatore Giuffrida e Mario Parlavecchio, Michele Donegani, Mario Bonomo, Guglielmo Scammacca Della Bruca, Francesco Mineo, Alessandro Arico’. Tecnicamente i provvedimenti di chiusura indagine per il reato di peculato sono in fase di notifica; dopo di che gli indagati potranno chiedere ai magistrati di essere ascoltati per fornire ulteriori “spiegazioni e pezze di appoggio” prima che la Procura formuli la richiesta di rinvio a giudizio oppure – se riterra’ valide le argomentazioni – l’archiviazione.