In piena estate, la Corte di giustizia europea boccia il sistema italiano di proroga automatica delle concessioni agli stabilimenti balneari. Manca all’origine di “qualsiasi procedura di selezione dei potenziali candidati” e così, hanno spiegato i giudici europei, ne deriva “una disparità di trattamento ai danni delle imprese di altri Stati, potenzialmente interessate alle concessioni”.