“Chiunque parla di sfiduciare o legittimare Fausto Raciti e lo fa a suo nome e iniziativa e non all’interno di una discussione degli organi del Partito Democratico sfiducia e legittima anche me”. Si affida a Facebook, il vice segretario del PD Sicilia, Mila Spicola, per continuare a mettere benzina sul fuoco delle polemiche che da mesi stanno frantumando il partito di Renzi nell’Isola. Spicola parte dal “congresso vinto su un’idea di unità tra asse Cuperlo e asse Renzi, o meglio tra giovani turchi a Roma, Cuperlo in Sicilia e area Renzi siciliana”. “A Roma ha funzionato – evidenzia l’esponente Pd – ci ho creduto e l’ho votato in Direzione Nazionale. In Sicilia non sta funzionando”.
E ritorna a minacciare: “Sfiduciato Fausto, mi ritengo, automaticamente sfiduciata io”. Poi sferra un colpo basso al governatore della Sicilia. “Questo governo non va bene – tuona -. Lo abbiamo detto in tutte le salse e in tutti i modi. Abbiamo stabilito in un accordo romano che il partito e Crocetta avrebbero instaurato un rapporto per il governo e per le riforme, proprio perché non andava bene. E’ inutile ribadirlo come a voler dire che a qualcuno andasse bene”. Anche la deputata Pd all’Ars, Mariella Maggio dice la sua. E lapidaria afferma: “L’espediente per controllare un partito dall’esterno o dall’interno è fomentare discordie. Così il Pd non va da nessuna parte. Va a sbattere”.