Stadio Roma, delibera Raggi in Assemblea il 13 e 14 giugno
Nelle commissioni competenti e al consiglio comunale scatterà per tutti la prova dei numeri
Sara la Conferenza dei capigruppo a formalizzare domani, dopo l’Assemblea capitolina delle 17 dedicata alle videolottery, la calendarizzazione della delibera. L’atto, però, a firma degli assessori all’Urbanistica Luca Montuori e alla Mobilità Linda Meleo relativo alla pubblica utilità della costruzione del nuovo stadio della As Roma a Tor di Valle sarà con tutta probabilità in Aula Giulio Cesare martedì e mercoledì della prossima settimana. Domani esprimeranno i pareri sul progetto le commissioni consiliari congiunte Lavori Pubblici e Ambiente alle ore 9 e Urbanistica e Mobilità alle 11:30. È atteso anche per domani il parere del Municipio IX, interessato dal progetto, in cui è convocato il Consiglio, mentre non si esprimerà il Municipio XI, dove pure formalmente insistono alcune opere previste dal progetto. Oggi la maggioranza M5S in commissione Sport, che ha dato il primo ok alla delibera, si è schierata compatta a favore del progetto, rivendicando il valore aggiunto ambientale che ha assunto dopo la revisione condotta dalla Giunta Raggi in accordo con i proponenti. In Urbanistica, Ambiente e Lavori pubblici, però, siedono alcuni tra i consiglieri M5S che hanno mostrato più diffidenza nei confronti del percorso, anche nella sua fase di revisione. Il Pd, in commissione Sport e in una conferenza stampa convocata stamattina sul progetto, ha puntato il dito su alcune incongruenze delle procedure, suggerendo che possano essere state lasciate in sospeso per arenare l’iter dello stadio, e scaricare un eventuale diniego sugli altri enti coinvolti: in primis Regione e Governo. Il capogruppo di Fdi Fabrizio Ghera ha rimproverato Raggi e i suoi “di essere passati dallo streaming a zero”, avendo condotto “la nuova trattativa chiusi nelle segrete stanze senza coinvolgere né o comitati né la città, come pure aveva annunciato l’assessore Montuori in commissione Urbanistica”. Ma il M5S ha replicato secco con il capogruppo Paolo Ferrara che “è il Pd a non volere lo stadio”, e a “fare ostruzionismo contro i romani”, oltre che contro di loro. Nelle commissioni di domani e in Aula scatterà per tutti la prova dei numeri.