Cronaca

È stalking il pianto della nipotina

di Sarina Biraghi*

Cappuccetto Rosso sfidava il bosco per portare un paniere di vivande alla nonna malata. Oggi il pianto di una nipotina terrorizzata, provocato dalla presenza (non gradita) di sua nonna, può bastare per accusare la donna di stalking. Lo dice la V sezione penale della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di una donna di 59 anni indagata per «atti persecutori» alla quale il tribunale del riesame di Lecce aveva già vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dal suo ex marito che l’aveva lasciata per un’altra. La giovane nonna, che non sopportava l’abbandono, aveva spaventato la nipotina facendo una scenata all’ex marito e alla sua nuova compagna che erano insieme ai genitori della bimba. La piccola era scoppiata in lacrime anche perché la nonna l’aveva presa per un braccio quasi a portarla via dal nonno traditore. Il grave turbamento provocato alla ragazzina dalla nonna per la Cassazione basta e avanza come prova emblematica di stalking con conseguente fondato timore per l’incolumità di un prossimo congiunto. Non ci sono più nonne e nipoti di una volta… *Condirettore de Il Tempo

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