Stangata giudiziaria su Le Pen, la leader dell’ultra destra francese non potrà correre per l’Eliseo
Scandalo degli assistenti parlamentari: quattro anni di reclusione e cinque di ineleggibilità per la leader dell’ultradestra francese

Marine Le Pen
Una sentenza che scuote la politica francese e internazionale. Il tribunale di Parigi ha condannato Marine Le Pen, leader del Rassemblement National (RN), e altri otto eurodeputati del partito a quattro anni di reclusione e cinque anni di ineleggibilità per appropriazione indebita di fondi pubblici europei. Un colpo durissimo che rischia di escludere la figura simbolo dell’ultradestra francese dalle elezioni presidenziali del 2027.
Marine Le Pen ha lasciato l’aula del tribunale prima della lettura integrale della sentenza, definendola un’ingiustizia e annunciando l’intenzione di presentare appello. In un’intervista a TF1 ha dichiarato: “Siamo tutti innocenti”, accusando i giudici di aver ignorato le argomentazioni della difesa e denunciando l’applicazione retroattiva di una legge più severa. “In Francia, nel Paese dei diritti umani, i giudici applicano leggi di un regime autoritario”, ha affermato.
Il caso, noto come “scandalo degli assistenti parlamentari”, coinvolge nove eurodeputati e dodici assistenti parlamentari accusati di ricettazione per un danno complessivo di 2,9 milioni di euro. Fondi destinati al Parlamento europeo sarebbero stati utilizzati, secondo l’accusa, per finanziare attività interne al partito. La sentenza prevede pene detentive per tutti gli imputati.
Mosca e Musk all’attacco
La decisione ha scatenato reazioni contrastanti. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha accusato la giustizia francese di “calpestare i principi democratici” in quello che ha definito un “processo politico”. Anche Elon Musk, dal suo social network X, ha denunciato l’uso del sistema giudiziario per eliminare gli oppositori politici. “Quando la sinistra non vince con il voto democratico, abusa della giustizia”, ha tuonato Musk, paragonando la situazione di Le Pen agli attacchi legali contro Donald Trump.
Un caso che divide la Francia
La vicenda ha spaccato l’opinione pubblica: da un lato chi vede la condanna come un tentativo dell’establishment di escludere una figura scomoda, dall’altro chi condanna fermamente l’uso improprio di fondi pubblici.
Lo scandalo degli assistenti parlamentari non è una novità nell’Unione Europea: casi simili hanno coinvolto diversi partiti negli ultimi anni, ma l’impatto politico del caso Le Pen è senza precedenti.
Con la leader dell’RN fuori dai giochi politici, l’ultradestra francese si trova ad affrontare una delle sfide più difficili della sua storia. Mentre l’appello legale potrebbe ribaltare la situazione, il Rassemblement National dovrà ridefinire il proprio futuro senza la sua storica guida.
La condanna di Marine Le Pen rappresenta un punto di svolta per la politica francese e internazionale: una prova di forza del sistema giudiziario o un attacco alla democrazia? Il dibattito resta aperto, e le sue conseguenze si faranno sentire a lungo.