Stati Uniti: Nemtsov aveva anticipato l’intervento russo in Ucraina

Stati Uniti: Nemtsov aveva anticipato l’intervento russo in Ucraina
Boris Nemtsov
27 febbraio 2022

Oggi ricorrono sette anni da quando Boris Nemtsov, l’ex vice primo ministro storico esponente liberale russo, oppositore irriducibile di Vladimir Putin e attivista è stato assassinato a pochi isolati dal Cremlino. “Durante il suo periodo nel servizio pubblico e con il suo attivismo civico, Nemtsov ha cercato di rendere il suo paese un posto migliore esponendo la corruzione e sostenendo riforme politiche ed economiche, per le quali ha pagato il prezzo più alto” afferma Ned Price, portavoce del dipartimento di Stato americano. “Tra gli ultimi progetti di Nemtsov prima di essere ucciso nel 2015 c’era un rapporto che esponeva l’intervento militare russo in Ucraina, che il presidente Vladimir Putin aveva negato” prosegue Price.

Secondo il portavoce “sebbene la polizia (russa, ndr) abbia saccheggiato l’appartamento di Nemtsov e abbia confiscato i suoi scritti dopo il suo omicidio, non ha potuto cancellare la sua eredità. Intravediamo lo spirito di Boris Nemtsov nei coraggiosi cittadini russi che hanno pubblicamente condannato l’invasione in corso dell’Ucraina da parte del Cremlino, comprese le petizioni firmate da centinaia di giornalisti e leader municipali che condannano l’invasione e le migliaia di manifestanti pacifici contro la guerra, detenuti dalle autorità russe negli ultimi giorni. Mentre il Cremlino tenta di diffondere la disinformazione e reprimere il dissenso, rispettiamo profondamente coloro in Russia seguono l’esempio di Boris Nemtsov e parlano coraggiosamente di ciò che è giusto”.

Nemtsov, 55 anni, ex vicepremier con Boris Eltsin, venne ucciso il 28 febbraio a colpi di arma da fuoco sul ponte che in pratica collega il lungofiume a ridosso del Cremlino con la riva opposta della Moscova e il quartiere Zamoskvoretsky. Con lui c`era solo la modella ucraina Anna Duritskaya, 22 anni, sua compagna da tre anni.

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