Stevie Wonder s’è inginocchiato ieri sera durante un concerto che a New York ha riunito musicisti e politici per sostenere la lotta contro la povertà. Il suo gesto è stato contro la politica del presidente Usa Donald Trump, che vuole tagliare gli aiuti internazionali americani e a imitazione quello reso famoso da giocatore di football NFL Colin Kaepernick, che ad agosto 2016 si è inginocchiato durante l’inno americano per protestare contro le uccisioni di neri da parte di poliziotti. Il concerto era organizzato a Central Park per il Global Citizen Festival, in concomitanza con l’Assemblea generale dell’Onu. E’ un appuntamento fisso che si tiene dal 2012 e che ospita alcune delle più brillanti star Usa. Il gesto di Wonder viene in coincidenza con un attacco di Trump al giocatore di football americano che per primo ha fatto quel gesto. Il presidente l’ha accusato di aver mancato di rispetto alla bandiera. “Non vi piacerebbe vedere uno dei proprietari della NFL dire, quando qualcuno manca di rispetto alla nostra bandiera, ‘fuori dal campo questo figlio di puttana, è licenziato, è licenziato!'” ha detto Trump. Ieri, poi, il presidente ha avuto un’altra polemica forte con giocatori di basket della NBA. “Questa sera m’inginocchio per l’America” ha dichiarato il cantante non vedente, che ha 67 anni, sostenuto dal figlio Kwame Morris. Ha inoltre espresso preoccupazione per gli scambi d’insulti tra Trump e il numero uno nordcoreano Kim Jong Un.