Sting racconta nuovo album “Duets”: restiamo uniti con la musica
L’artista: la pandemia un’occasione per fare le cose in modo diverso I VIDEO
“Cantare è una cosa molto intima, ma puoi farlo a distanza, una cosa molto utile di questi tempi. Tutti noi indossiamo le mascherine per provare a fermare il contagio, ma comunque abbiamo bisogno di restare connessi in qualche modo e io penso che la musica sia uno dei modi migliori. Così ho guardato indietro al mio lavoro degli ultimi 20-30 anni e ho trovato alcuni duetti che avevo fatto e di cui mi ero dimenticato”.
Sting racconta il suo nuovo album “Duets”, una raccolta dei più bei duetti dell’artista durante la sua lunga carriera che esce il 19 marzo, dopo lo stop della pubblicazione nei mesi scorsi a causa della pandemia. L’album contiene i duetti che Sting ha maggiormente amato come quelli con Mary J. Blige, Herbie Hancock, Eric Clapton, Annie Lennox, Charles Aznavour, Mylène Farmer, Shaggy, Melody Gardot, Gashi e molti altri, collaborazioni nate sulle note di brani ormai diventati pietre miliari della musica pop mondiale. Nell’album anche “September”, brano inedito scritto e registrato da Sting con l’amico e collega Zucchero “Sugar” Fornaciari.
Sting pensa che la pandemia è anche una occasione per cambiare il nostro rapporto col Pianeta, col nostro Paese, con le altre persone. “Siamo esseri sociali, e chiederci di non esserlo è difficile, ma è un’opportunità per fare le cose in modo diverso, per fare cose impegnative che forse a lungo termine potrebbero essere un bene per noi. Non sto dicendo che sia facile, ma se non cogliamo questa opportunità, penso che sarà peggio”, ha detto. “Questa non sarà l’unica pandemia che abbiamo, potrebbero essercene altre. Abbiamo il cambiamento climatico, abbiamo problemi esistenziali che tutti noi dobbiamo affrontare come comunità mondiale, non solo come singoli paesi”, ha concluso.