Politica

Stoltenberg: ecco i contenuti della proposta Nato alla Russia

“Affrontiamo un momento critico per la sicurezza euro-atlantica; il potenziamento delle forze militari della Russia dentro e intorno all’Ucraina continua, con più di 100 mila soldati in posizione e altri in arrivo, incluso un dispiegamento significativo in Bielorussia. Facciamo appello ancora una volta alla Russia affinché riduca immediatamente questa escalation”. Il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha esordito così a Bruxelles, nella sua conferenza stampa online convocata per annunciare l’invio alla Russia di una proposta scritta che cerca di individuare delle possibili aree in cui riprendere il dialogo con Mosca.

“La Nato – ha proseguito Stoltenberg – crede fermamente che le tensioni e i disaccordi debbano essere risolti attraverso il dialogo e la diplomazia, non attraverso la forza o la minaccia della forza”. Il Segretario generale ha poi riferito sulla proposta scritta trasmessa alla Russia “in parallelo con gli Stati Uniti”, e ha sintetizzato “le tre aree principali” in cui la Nato vede “margini per far avanzare” il dialogo con Mosca. Innanzitutto, ha spiegato, vanno ripristinati i canali già esistenti, e ora interrotti: “La Russia ha tagliato i suoi rapporti diplomatici con la Nato, il che rende il dialogo più difficile. Dovremmo quindi ristabilire i nostri rispettivi uffici a Bruxelles e a Mosca. Dovremmo anche fare pieno uso dei nostri canali di comunicazione esistenti sul piano militare, per promuovere la trasparenza e ridurre i rischi, e cercare anche di creare una ‘linea rossa’ civile per le situazioni di emergenza”.

La seconda area, secondo Stoltenberg, è “la sicurezza europea, compresa la situazione in l’Ucraina e attorno a essa. Noi siamo pronti ad ascoltare le preoccupazioni della Russia e a impegnarci in una vera conversazione su come sostenere e rafforzare i principi della sicurezza europea, a cui tutti abbiamo aderito, a partire dall’atto finale della Conferenza di Helsinki”. Questo, ha sottolineato il Segretario generale, “include il diritto di ogni nazione di scegliere i propri accordi di sicurezza”. La Nato, insomma, ribadisce che i russi non possono chiedere di escludere dall’Alleanza una paese, come l’Ucraina o la Georgia, che voglia aderirvi. E’ una questione di sovranità e di autodeterminazione, ha insistito Stoltenberg più tardi rispondendo ai giornalisti, ricordando che ci sono anche altri paesi, la Finlandia e la Svezia, che hanno deciso di non aderire alla Nato, con cui l’Alleanza mantiene comunque rapporti di cooperazione, e di cui rispetta allo stesso modo le scelte.

La Russia, quindi, “dovrebbe astenersi da atteggiamenti coercitivi, dalla retorica aggressiva e da attività malevole dirette contro i nostri alleati e le altre nazioni. La Russia – ha affermato Stoltenberg – dovrebbe anche ritirare le sue forze dall’Ucraina, dalla Moldavia e dalla Georgia, dove sono schierate senza il consenso di questi paesi”. “Tutte le parti – ha continuato il Segretario generale – dovrebbero impegnarsi in modo costruttivo per cercare di risolvere i conflitti, anche attraverso il ‘formato Normandia’”, il quadro negoziale diretto al più alto livello politico fra Ucraina e Russia con la mediazione di Francia e Germania. La terza area di dialogo possibile riguarda “la trasparenza, la riduzione del rischio e il controllo degli armamenti. La storia mostra – ha ricordato Stoltenberg – che un impegno in quest’area può fornire una vera sicurezza per tutti. Abbiamo bisogno di misure pratiche che faranno davvero la differenza”.

“Come primo passo – ha spiegato – proponiamo di tenere dei briefing reciproci sulle esercitazioni e sulla politica nucleare in seno al Consiglio Nato-Russia. Dovremmo anche modernizzare il documento di Vienna sulla trasparenza militare, e lavorare per ridurre lo spazio e le minacce informatiche. Dovremmo consultarci sui modi per prevenire incidenti aerei e in mare. E ribadire il pieno rispetto degli impegni internazionali sulle armi chimiche e biologiche. Infine, dobbiamo avere una conversazione seria sul controllo degli armamenti, comprese le armi nucleari e i missili basati a terra a medio e corto raggio”. “Queste aree – ha rilevato Stoltenberg – rappresentano un’agenda per un dialogo significativo, e ho invitato gli alleati e la Russia a una serie di riunioni per affrontare queste questioni in modo più dettagliato nel Consiglio Nato-Russia. Gli alleati sono pronti a incontrarsi il più presto possibile”.

“In tutti i nostri sforzi – ha riferito il Segretario generale -, continueremo a coordinarci strettamente con l’Ucraina, così come con tutti i partner della Nato, tra cui Finlandia, Svezia, Georgia e, naturalmente, l’Unione europea”. “La Nato – ha sottolineato infine Stoltenberg – è un’alleanza difensiva e non cerchiamo il confronto. Ma non possiamo e non vogliamo scendere a compromessi sui princìpi su cui poggiano la sicurezza della nostra alleanza e la sicurezza in Europa e nel Nord America. Rimaniamo pienamente impegnati rispetto al nostro Trattato e nell’impegno di difesa collettiva sancito dal suo articolo 50. E prenderemo – ha avvertito – tutte le misure necessarie per difendere e proteggere i nostri alleati”.

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