Stop aumento accise benzina, disattivate clausole. Misure anche per aziende in amministrazione straordinaria

PALAZZO CHIGI Breve Cdm. Copertura da gettito voluntary disclosure e decreto per scongiurare automatico fallimento azienda

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Nessun aumento per l’accisa sui carburanti. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che “evita l’aumento dell’accisa sui carburanti che sarebbe dovuta scattare dal 30 settembre 2015 come clausola di salvaguardia per la mancata autorizzazione da parte della Commissione europea al meccanismo del reverse charge per l’Iva nel settore della grande distribuzione”. “A compensazione dei relativi effetti finanziari – fanno sapere da Palazzo Chigi – si provvede, per l’anno 2015, mediante quota parte delle maggiori entrate dalla voluntary disclosure per la regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero, attestate e acquisite dall’Agenzia delle Entrate nel medesimo anno”.

Arrivano anche misure a favore delle aziende in amministrazione straordinaria. Infatti è stato approvato un decreto contenente ‘disposizioni urgenti in materia economico-sociale e per interventi urgenti sul territorio’. “Al fine di favorire il risanamento delle aziende poste in amministrazione straordinaria – recita la nota di Palazzo Chigi – il decreto-legge introduce una modifica all’articolo 57 della legge 270 del 1999 finalizzata a evitare che, al termine della scadenza del programma approvato dal ministero dello sviluppo economico (12 mesi se indirizzato alla cessione, 24 mesi se finalizzato alla ristrutturazione economico-finanziaria), si arrivi all’automatico fallimento dell’azienda nel caso in cui il programma non sia stato realizzato in tutto o in parte”. A questo scopo “viene prevista la facoltà per il Mise, in caso di programma di cessione dei complessi aziendali, di prorogare la scadenza del programma per un massimo di 12 mesi per consentire la prosecuzione dell’esercizio d’impresa senza pregiudizio per i creditori”.