Cronaca

Strage Reina, ministro turco: “Identificato chi ha commesso l’attentato”. Arrestate 27 persone vicine al terrorista

Le autorita’ turche hanno identificato l’autore della strage nella discoteca Reina di Istanbul, la notte di Capodanno. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri turco, Mavlut Cavusoglu: “La persona che ha commesso l’attentato e’ stata identificata”, ma l’esponente di governo non ha fatto il nome del presunto terrorista ne’ fornito altri dettagli. Nel corso di un’operazione della polizia Smirne, sulla costa occidentale del Paese, la polizia ha arrestato 27 persone di 3 famiglie che pare convivessero con il terrorista nella citta’ di Konya, nel centro della Turchia. Secondo le ricostruzioni della stampa turca, l’attentatore sarebbe arrivato in Turchia dalla Siria: non e’ chiaro quando, ma l’uomo era nella provincia anatolica il 22 novembre scorso, e poi si e’ spostato a Istanbul. A Konya era arrivato con la moglie e i due figli e ha affittato un casa. I familiari sono stati fermati. Secondo il quotidiano Hurriyet, la polizia ritiene che a Konya risieda Yusuf Hoca, il capo della cellula dell’Isis in Turchia, che avrebbe ideato l’attentato nel club Reina.

SOSPETTATO SCAGIONATO Intanto, l’ultimo sospettato, il kirghiso Iahke Mashrapov, interrogato al suo rientro dal Paese, è stato scagionato dalle autorità di Bishkek. Nel quadro dell’indagine aperta dopo l’attacco, che ha fatto 39 vittime, sono state arrestate 16 persone: due di loro – cittadini stranieri – sono state arrestate ieri all’aeroporto Ataturk, poche ore prima che il Parlamento turco votasse a favore della proroga di tre mesi dello stato d’emergenza intodotto nel paese nel luglio 2016, dopo il fallito tentativo di colpo di Stato. Gli inquirenti stimano ancora che l’autore dell’attentato, rivendicato dal Gruppo dello Stato islamico, sia originario di un Paese dell’Asia centrale, il Kirghizistan o l’Uzbekistan, secondo il quotidiano Hurriyet. In un editoriale, il giornale spiega anche che secondo le autorità locali, l’attentatore avrebbe combattuto per l’Isis in Siria e proprio da questo Paese sarebbe arrivato in Turchia.

LA DINAMICA La polizia turca ha diffuso le foto del sospettato all’uscita dal Reina dopo la sparatoria, durata sette minuti, in cui l’uomo ha sparato tra i 120 e i 180 proiettili: soltanto 28 di questi non hanno raggiunto il bersaglio. L’uomo ha usato granate stordenti per distrarre e confondere le persone all’interno della discoteca e colpire meglio le vittime, ha spiegato Hurriyet parlando della dinamica dell’attentato. Le autorità stanno inoltre valutando la conoscenza del killer del locale e delle uscite di sicurezza, anche le tre che sono normalmente usate e conosciute soltanto dal personale. Haberturk sottolinea che l’uomo ha scelto bene dove nascondersi per cambiarsi, cioè nella cucina, dove non è entrato sparando ma soltanto in un secondo momento. Gli investigatori, secondo il quotidiano turco, infine, stanno valutando se l’attentatore avesse dei complici all’interno che gli abbiano facilitato la fuga. E’ stato diffuso anche un altro video del sospettato che si riprende vicino piazza Taksim ma non è chiaro da dove provenga e se sia servito a mandare un messaggio all’Isis per confermare la sua presenza a Istanbul.

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