Strage in Sri Lanka, kamikaze colti e ricchi. Due di loro, figli di miliardario cingalese
Ritratto dei 9 terroristi in azione a Colombo, il giorno di Pasqua. Il numero delle vittime, arrivato a quota 359
“Istruiti, nati in famiglie della classe media o medio-alta, finanziariamente abbastanza indipendenti”: e’ il ritratto dei 9 kamikaze (8 uomini e una donna) in azione a Colombo, il giorno di Pasqua. Lo ha fatto Ruwan Wijewardene, vice-ministro della Difesa. Due di loro erano ricchissimi, i figli del miliardario cingalese, Mohamed Yusuf Ibrahim, uno dei maggiori commercianti di spezie al mondo. Uno di loro si era laureato in Gran Bretagna, e poi aveva continuato il dottorato in Australia. A tre giorni dall’attentato, le autorita’ cingalesi lavorano a ricostruire l’identikit dei terroristi che hanno compiuto l’attentato e che e’ stato rivendicato dall’Isis.
Intanto, continua ad aumentare il numero delle vittime, arrivato a quota 359. I due figli del miliardario, Ilham Ahmed Ibrahim, 31 anni, e Imsath Ahmed Ibrahim, 33, si sono fatti saltare in aria in due degli hotel di lusso di Colombo: uno allo Shangri-La, dove l’uomo si e’ mescolato alla fila per la colazione del giorno di Pasqua, e l’altro al Cinnamon Grand. Poche ore dopo, la moglie si e’ fatta saltare in aria insieme ai due figli perche’ le forze speciali aveva individuato l’indirizzo di casa e si erano presentati per perquisire l’abitazione: Fatima, incinta di vari mesi, si e’ fatta saltare in aria, e con lei sono morti i due figli. La casa era del padre, il miliardario, che e’ stato invece portato via per essere interrogato. Nella fabbrica di rame di proprieta’ di Imsath, nel quartiere di Wellampitiya, a Colombo, gli operai, in gran parte originari del Bangladesh, hanno raccontato che non lo vedevano da una settimana.
I due fratelli, che secondo gli inquirenti gestivano una sorta di “cellula terroristica familiare”, sono stati anche immortalati nelle telecamere di sicurezza dello Shangri-la: si vedono i due uomini, con un cappellino da baseball in testa, e lo zaino sulla spalla, che prendono un ascensore, verso il terzo piano. Pochi attimi dopo la terrificante esplosione al ristorante Table One, in cui sono morti tra gli altri i tre figli del miliardario danese, Anders Holch Povlsen, patron del colosso di abbigliamento low-cost Asos. Secondo il vice ministro della Difesa, proprio Imsath era il leader del gruppo. Wijewardene ha aggiunto che sono state arrestate quasi 60 persone e 32 di loro sono ancora in stato di detenzione. Nonostante le autorita’ cerchino legami con l’estero, gli arrestati sono tutti cingalesi. La terrificante ondata di attentati della domenica di Pasqua e’ stata rivendicata dall’Isis, con un secco comunicato che pero’ non fornisce alcuna prova (se fosse confermato, sarebbe il piu’ grave mai condotto dal gruppo fuori da Iraq e Siria). Il governo invece ne attribuisce la responsabilita’ al gruppo nazionalista Islamist National Thowheeth Jama’ath (Ntj), di cui i due fratelli erano mebri di spicco.