Strasburgo vota contro manipolazioni storiche russe: stop ai simboli nazisti e sovietici

Strasburgo vota contro manipolazioni storiche russe: stop ai simboli nazisti e sovietici

La Plenaria di Strasburgo

La plenaria del Parlamento europeo ha votato oggi a Strasburgo una risoluzione con 480 voti favorevoli, 58 contrari e 48 astensioni, che condanna la disinformazione e le manipolazioni storiche promosse dalla Russia per giustificare la sua guerra in Ucraina. La risoluzione richiede il divieto a livello UE dell’uso di simboli associati ai regimi totalitari, sia nazisti che comunisti sovietici, oltre ai simboli dell’attuale aggressione russa contro l’Ucraina.

Il documento esprime “preoccupazione” per la recente decisione di alcune piattaforme social come X e Meta di ridurre il fact-checking nella moderazione dei contenuti, una mossa che secondo gli europarlamentari potrebbe facilitare la diffusione della disinformazione russa.

Sostegno e critiche alla risoluzione

La risoluzione respinge le narrazioni storiche proposte dal regime russo, definendole tentativi di giustificare un conflitto illegale. Viene condannata anche l’incapacità della Russia di riconoscere le proprie responsabilità storiche, in particolare riguardo ai crimini sovietici, e la sua tendenza a reprimere il dibattito storico e la ricerca accademica.

Il Parlamento ha sollecitato l’Unione Europea e i suoi Stati membri a intensificare gli sforzi per contrastare la disinformazione e le interferenze russe, sottolineando la necessità di proteggere i processi democratici e di rafforzare la resilienza delle società europee. Si invita inoltre a promuovere l’alfabetizzazione mediatica e a sostenere il giornalismo di qualità.

Controversie e voti di astensione

Non tutti gli eurodeputati hanno appoggiato la risoluzione. Gli europarlamentari del Partito Democratico italiano, guidati da Nicola Zingaretti, non hanno partecipato al voto finale, criticando la risoluzione per aver posto sullo stesso piano simboli nazisti e comunisti e per aver cercato di “scrivere la storia nei parlamenti”. Gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle e della Sinistra italiana hanno votato contro, evidenziando che il testo tende a promuovere una versione della storia che sottovaluta il ruolo dell’Unione Sovietica nella Seconda Guerra Mondiale.

Dettagli della risoluzione

Il paragrafo 14 della risoluzione invita a un maggiore investimento nell’educazione e nella ricerca storica, promuovendo un memoriale paneuropeo a Bruxelles per ricordare tutte le vittime dei regimi totalitari del XX secolo. Inoltre, il “considerando G” critica la Russia per non aver riconosciuto il ruolo iniziale dell’Unione Sovietica nel Patto Molotov-Ribbentrop e per aver strumentalizzato la storia della Seconda Guerra Mondiale per fini ideologici contemporanei.

La risoluzione si conclude con una richiesta alla Commissione e agli Stati membri di applicare rigorosamente il regolamento sui servizi digitali dell’UE, considerato fondamentale nella lotta contro la disinformazione russa. Questo voto riflette una tensione continua tra la memoria storica, la politica contemporanea e la lotta contro la disinformazione in un contesto geopolitico sempre più complesso.