Subito governo o stacchiamo la spina
La situazione economica siciliana “non puo’ consentire ulteriori dilazioni nella definizione del contratto di governo e del nuovo esecutivo. Per tale motivo, se non si dovesse arrivare ad una conclusione positiva e condivisa in tempi ragionevolmente brevi, l’Udc si riserva di convocare i proprio organi di partito per l’uscita dalla maggioranza di governo”. Si legge nel documento finale dell’Udc, stilato a conclusione dell’incontro dei vertici del partito con il gruppo all’Ars, che ha seguito il faccia a faccia con il governatore Rosario Crocetta sul tema del rimpasto e del rilancio dell’azione dell’esecutivo. Un confronto, comunque, giudicato in modo “positivo”.
Ribadita dall’Udc la necessita’ di stipulare “un contratto di governo sottoscritto da tutte le forze politiche e i movimenti che intendono sostenere Crocetta. Il contratto deve contenere scadenze ed impegni precisi per affrontare concretamente le emergenze e la crisi economica e sociale della regione”. Le proposte dell’Udc sono contenute nel documento ‘Impegno Sicilia’, consegnato al presidente della Regione durante l’incontro. I centristi hanno, inoltre, ribadito la necessita’ di rafforzare e rilanciare “il patto originario di governo con il Pd e il Megafono”. Hanno sottolineato che “non esiste alcun veto o pregiudizio nei confronti di partiti e movimenti che, pur non avendo legittimazione popolare, si sono formati successivamente all’Ars”. L’Udc ha quindi sostenuto l’esigenza che il nuovo governo regionale abbia “una forte caratterizzazione politica”. Quanto alla scelta dei componenti del nuovo esecutivo si e’ ribadito che e’ legata alla realizzazione del programma di governo. Il partito ha ribadito “stima e fiducia all’assessore Patrizia Valenti, unico esponente dell’Udc nel governo regionale”.