La richiesta di libertà vigilata dell’atleta paralimpico sudafricano Oscar Pistorius è stata respinta dal tribunale di Pretoria in Sudafrica. “Hanno confermato che Pistorius non ha ancora raggiunto il periodo minimo di detenzione. Il comitato sulla libertà vigilata gli ha poi dato ciò che chiamiamo un profilo più favorevole per agosto 2024, dovrà fare appello nuovamente l’anno prossimo”, ha spiegato portavoce dei servizi penitenziari.
L’ex campione paralimpico è stato condannato per aver ucciso la fidanzata dieci anni fa, il giorno di San Valentino del 2013. “Non so su quali basi la richiesta sia stata rifiutata, siamo stati solo informati che è stata rifiutata e che sarà rivista entro un anno”, ha detto Tania Koen, avvocato della famiglia della vittima, all’Afp. In mattinata si è tenuta un’udienza davanti a una commissione ad hoc che doveva informare i legali delle due parti.
Il 14 febbraio 2013 il velocista, ribattezzato “Blade Runner” per le due protesi in carbonio, ha ucciso la sua ragazza, la modella Reeva Steenkamp, sparandole quattro colpi attraverso la porta del bagno della sua abitazione di Pretoria. I pm lo hanno accusato di aver deliberatamente ucciso la giovane in un impeto di gelosia. L’ex atleta 36enne che ha subito l’amputazione di entrambe le gambe sotto le ginocchia ha sempre negato, sostenendo di averla scambiata per un ladro. Il giudice ha ritenuto che non vi fossero prove che Pistorius avesse voluto uccidere Steenkamp, ma lo ha ritenuto colpevole di omicidio colposo.