di Gaetano Mineo
Era da un po’ di tempo che il popolo dei social non sparava a raffica affermazioni più o meno geniali come nel caso della legge sulla #legittimadifesa. Ce n’è per tutti i gusti. Il principale bersaglio il Pd, ”padre” dell’emendamento “notturno”, tanto criticato. Scrive Neva su Facebook: “Qualcuno sa dirmi quando inizia e quando finisce la notte?”. Interrogativo tra i più gettonati. Eleonora, ancora su Fb: ”AMICIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII, ho trovato la soluzione per il ladro che entra in casa ad esempio alle 16.00. Gli fate male, ma non lo uccidete. Poi alle 21.00 lo accoppate!!!!!!!!!”. Una valanga di battute, a volte stupide ma che comunque evidenziano il fatto che questa norma, prima di arrivare in Senato, non solo fa acqua da tutte le parti, ma sconfina nel ridicolo. Gaetano su Fb riporta: “Più che una legge sulla legittima difesa, mi sembra si avviino ad approvare una legge in difesa dei…cornuti. Quanti amanti, infatti, limiteranno la loro attività notturna per paura che l’altro coniuge li scopra e si cimenti come pistolero?”. E avanti così anche su Twitter. Micatwitto puntella: “Ricapitolando: si può sparare solo di notte. Se i ladri vengono la mattina o il pomeriggio gli prepariamo un tè o un caffè?”. Dai toni politici è la battuta di Federica:”Una legge sulla #legittimadifesa di sinistra perché si può sparare solo di notte. La destra invece vorrebbe sparare anche di giorno”. Ma degna di un copione da cabaret è quella di Emiliano: “Signor Giudice, ho sparato a mia moglie. Ma è entrata in casa di notte e non l’ho riconosciuta. È legittima difesa”. Un fatto è certo, basta che la politica leggesse queste poche righe, si renderebbe conto che fare il legislatore è un altro mestiere.