Nel giorno in cui Luigi Di Maio sbarca negli Stati Uniti, invitato da un gruppo di studenti di Harvard per tenere un discorso nella prestigiosa università di Boston, arriva l’attacco del New York Times al Movimento 5 stelle sui vaccini. “In Italia il Movimento Cinque Stelle guidato dal comico Beppe Grillo ha fatto attivamente campagna su temi anti-vaccino, ripetendo nello stesso modo i falsi collegamenti tra vaccinazioni e autismo”, tesi che stanno portando alla diffusione del morbillo in Europa, scrive il quotidiano americano. “Una bufala internazionale”, è la replica di Grillo che dal suo blog chiede le scuse del direttore del giornale visto che “a sostegno di questa balla non c’è nulla, neppure un link, un riferimento, una dichiarazione”. Risulta in verità abbastanza semplice ritrovare in Rete le prove che quella del Nyt non è una “fake news” come sostiene il comico genovese: è sufficiente, ad esempio, digitare “Grillo vaccini” su youtube per ritrovare i video di show in cui l’attuale leader dei 5 stelle metteva in dubbio l’utilità dei vaccini.
Ma ci pensa l’autore dell’editoriale Jason Horowitz, capo dell’ufficio di Roma del Nyt, a elencare su twitter “alcuni link alle posizioni di membri del partito del signor Grillo che dubitano dei vaccini o che sembrano individuare un collegamento tra vaccini ed autismo”: dalla posizione dei membri M5S al Parlamento Europeo che “citano la perdita di fiducia nelle aziende farmaceutiche, i pediatri, la politica e il mondo scientifico per chiedere la diminuzione del numero delle vaccinazioni obbligatorie” alla proposta di legge a prima firma della deputata pentastellata Emanuela Corda in cui si chiede di “eliminare alcune vaccinazioni obbligatorie per certi dipendenti pubblici”, dicendo che “recenti studi hanno messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche come la leucemia” ma anche “malattie tumorali, autismo e allergie” alla posizione del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, del consigliere regionale del Lazio Davide Barillari, fino ad arrivare al già citato spettacolo di Grillo. Sul caso vaccini è esploso l’ennesimo scontro tra M5s e Pd. Il neo segretario dem Matteo Renzi si rivolge a Grillo: “Invita tutti i tuoi sostenitori a fare i vaccini, smetti di sparare contro le mammografie, rispetta la scienza. Chiedi scusa, ci sono i video in rete”.
All’ex premier risponde sempre dal blog la senatrice Paola Taverna, che ricorda come sotto il suo governo siano stati tagliati “4,3 miliardi di euro alla sanità pubblica” e il calo dei vaccini si sia verificato proprio con Renzi a Palazzo Chigi, a “dimostrazione del fallimento del governo Pd e del governo Renzi che avrebbero dovuto investire su una massiccia campagna di raccomandazione delle vaccinazioni e invece non lo hanno fatto”. E una nota dei parlamentari chiarisce: “M5s non ha mai fatto campagne contro i vaccini e non c`è nessuna piattaforma no vax”. Nella giungla di botta e risposta tra dem e pentastellati, la senatrice grillina Elena Fattori rispolvera un testo presentato nel 2013 alla Camera da Giovanni Burtone (Pd) per l'”istituzione della Giornata in ricordo delle persone decedute o rese disabili a causa di vaccinazioni'”. “Nel singolare testo di legge del Pd – attacca Fattori – è scritto a proposito delle vittime, che ‘se i danneggiati dalla somministrazione di vaccini si trovano in questa situazione la colpa è da ricercare in chi ha compiuto una valutazione degli interessi collettivi’. Contestando quindi anche le scelte del governo, quello stesso che fino a poco tempo fa era guidato da Renzi che oggi strumentalizza i vaccini per colpire il M5S. Di fronte a questi disegni di legge dei membri del suo stesso partito, il neo segretario Renzi farebbe bene a stare zitto sul Movimento 5 stelle”.