Germania, sul tetto del mondo per 4 volte

14 luglio 2014

Una prodezza ai supplementari dell’attaccante, subentrato a Klose, consente alla squadra di Loew di portare a casa la coppa dopo 24 anni. L’Argentina recrimina per tre occasioni d’oro sciupate da Higuain, Messi e Palacio. Palo di Howedes nel primo tempo.

Germania sul tetto del mondo. Sono i tedeschi a trionfare al Maracanà, 24 anni dopo Italia 1990, e ancora contro l’Argentina, piegata in finale con un gol nei supplementari di Goetze. La partita, nonostante l’enorme posta in palio, è subito interessante, tanto che dopo 5′ Higuain prova il diagonale da posizione quasi impossibile che nemmeno esce dal campo. La Germania tenta di fare il match ma soffre le folate argentine, guidate da un infaticabile Lavezzi, capace di volare sulla fascia come ai bei tempi. Ma è Higuain a divorarsi il vantaggio al 15′: Kroos lo mette in moto con uno svarione, il napoletano si invola ma, tutto solo davanti a Neuer, riesce a non centrare lo specchio.

Il Pepita va in gol alla mezzora, servito dal Pocho, ma a Stefani non sfugge l’evidente off-side di partenza. Esce Kramer, negli undici al posto dell’infortunato dell’ultimora Khedira, ed entra Schurrle, per una Germania oltremodo offensiva. Ma è l’Albiceleste a creare le chance più interessanti. Quando si accende Messi, la difesa teutonica balla: la stella del Barcellona prima non riesce a servire Higuain in mezzo all’area, poi si incunea e crea il panico sulla linea di porta, che resta inviolata grazie ad un salvataggio di Boateng. Il finale di tempo però è tutto di marca tedesca: al 44′ Klose non arriva in tempo su cross di Mueller, nel recupero un’inzuccata da corner di Howedes si stampa sul palo. Nella ripresa c’è subito Aguero per Lavezzi ma è Messi, al 2′, a sfiorare la rete con un bel diagonale di poco a lato. Scontro Neuer-Higuain al limite dell’area tedesca, al 14′ Klose schiaccia di testa un cross di Lahm senza particolare convinzione. Messi e Kroos provano la soluzione da fuori area, Palacio rileva Higuain e le due squadre, dopo un pò di nervosismo, si sfilacciano.

Insomma, i supplementari sono la logica conseguenza di una sfida che però non si spegne. Schurrle impegna subito Romero, Palacio si mangia il vantaggio optando per un lob dopo un errore di valutazione di Hummels. Ma per il gol che vale il titolo bisogna attendere l’8′ del secondo overtime: iniziativa di Schurrle, scarico al centro per Goetze, che tutto solo non perdona, meritando gli applausi in tribuna della cancelliera Merkel. La Germania fa poker e raggiunge nell’albo d’oro l’Italia.

 

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