E ancora, parlando dell’attentato di Berlino, Spina ha sottolineato che “la violenza è una profanzione del nome di Dio”. Pina ha poi concluso dicendo: “Dal cielo cara Fabrizia, con il tuo sorriso, la tua giovialità, la tua leggerezza e le tue preghiere dona e conforto ai tuoi cari. Da lassù guarda ai giovani della nostra terra e del mondo intero, prega perché i giovani capiscano quanto e’ prezioso il dono della vita che va difeso e custodito e perche’ ognuno di noi sia ambasciatore e costruttore di un mondo di pace. Amen”. Il feretro di Fabrizia era giunto alla vigilia di Natale a Ciampino scortato dalle auto della polizia. Ad accogliere la salma in aeroporto il presidente della Repubblica. La famiglia, pur grata all’amministrazione comunale, ha rifiutato la proposta di allestire una camera ardente in Municipio o nella chiesa dell’Annunziata.
Infatti la camera ardente è stata allestita all’interno dell’abitazione della famiglia della ragazza. Una drammatica scomparsa. Fabrizia è stata tra le 12 vittime dell’attacco del tir sul mercatino di Natale la sera del 19 dicembre. Già dopo la mezzanotte, il telefono della giovane suonava a vuoto. La famiglia, preoccupata, aveva iniziato a mobilitarsi sui social network, dove si sono moltiplicati gli appelli. “Mia cugina (Fabrizio Di Lorenzo) non ci risponde da ieri notte, qualcuno ha trovato il suo telefono e il suo abbonamento della metro sul luogo dell’attaccatto, aiutateci”, si leggeva ad esempio su Twitter. Poi la conferma e solo dolore e silenzio.