Negli Usa, data la necessità di inasprire la politica monetaria con rialzi dei tassi per far cambiare rotta all’inflazione “è molto probabile una recessione che faccia salire la disoccupazione al 6% o oltre”. E’ il pronostico dell’economista e ex segretario al Tesoro Usa Larry Summers, intervenuto al panel conclusivo della conferenza sulla ricerca della Bce.
“Se vogliamo abbassare l’inflazione avremo una recessione rilevante”. Se non lo si facesse si rischierebbe una destabilizzazione anche delle aspettative di inflazione, che al momento non sono ancora fuori controllo, ma che se così si evolvessero, ha avvertito il professore di Harvard, condurrebbero a un quadro di alta inflazione molto più prolungato. “Non vedo una alternativa a significativo aumento dei tassi”, ha spiegato.
“E mi sembra meglio muoversi rapidamente che piano, non vedo nessuna alternativa”, ha insistito. Sul prossimo rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve, il 21 settembre “se dovessi scegliere tra 100 o 50 punti base, sceglierei 100 punti base per rafforzare la credibilità”. E la recente mossa della Bce, il rialzo da 75 punti base “che molti hanno visto come sorprendente, era interamente appropriata. Penso che sia meglio muoversi più rapidamente”, ha detto.