Politica

Summit Berlusconi-Salvini ma senza Parisi. Il leader leghista “silura” Mister Chili

di Antonio Angeli


Giovanni Toti, governatore della Liguria, in pista per rimettere insieme il centrodestra. Il consigliere politico di Forza Italia, che sta spendendo tutte le sue forze per una battaglia “contro l’irrilevanza” è il grande regista di un nuovo incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini che si terrà a giorni. Si farà quando il leader e fondatore di Forza Italia rientrerà al lavoro, per dare vita a un gruppo di lavoro programmatico sui temi già condivisi a inizio estate. Lo ha annunciato il governatore della Liguria durante l’incontro trilaterale con i governatori di Lombardia, Roberto Maroni, e del Veneto, Luca Zaia. Un summit ufficialmente sull’immigrazione, ma anche fortemente voluto, proprio da Toti, per ritrovare la sintonia Forza Italia-Carroccio. Al faccia a faccia Berlusconi-Salvini, le cui modalità saranno dettagliate in seguito, parteciperanno anche i tre presidenti di Regione del centrodestra che hanno dato vita alla trilaterale. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini ha confermato il summit con l’amico Silvio e “silurato”, invece, il delfino, ormai spiaggiato, Parisi. Il leader del Carroccio su possibili incontri con l’ex candidato sindaco di Milano è stato gelido: “Venerdì ho Maroni, Zaia e Toti a Pontida. Sabato abbiamo i comitati per il “no” al referendum e il congresso dei giovani della Lega”.

Di certo perciò venerdì e sabato prossimi Salvini non potrà andare alla convention organizzata da Parisi. “Con Berlusconi – ha proseguito Salvini – ero d’accordo di rivederci appena fosse tornato dalla pausa estiva, attendo. Non voglio mettere fretta. Appena vorrà ci confrontiamo”. Attende Berlusconi, non Parisi? “Parisi sta riorganizzando Forza Italia, quindi gli auguro di avere successo perché avere un partito alleato forte sarebbe mia convenienza – ha aggiunto – Non do lezioni agli altri su come riorganizzare i loro partiti”. Giorgia Meloni, intervenendo ieri a “L’Aria che Tira” su La 7 ha posto una domanda: “Che cosa succede se Renzi perde il referendum? Questo è il tema che mi interessa, perché quello che Parisi ha detto nelle sue interviste, ovvero che Renzi deve rimanere in sella anche se perde, non mi hanno tranquillizzata”. Al momento non sembra prevista la presenza della presto mamma Giorgia Meloni all’incontro Berlusconi-Salvini. Ma è chiaro che il suo 5 per cento interessa a tutti. Nel dibattito è intervenuto anche il senatore Maurizio Gasparri: “Parisi non rappresenta il nuovo che avanza, ha quasi 60 anni.

Ha diritto a giocare la sua partita, ma deve conquistarsi come tutti sul campo di gioco il ruolo. La prima lezione da imparare è quella del 1996, dobbiamo rimanere uniti. Berlusconi vuole andare oltre il polo, recuperare delle energie disperse”. E ha aggiunto: “Parisi ha tutto il diritto di misurarsi sul campo, ma gli consiglio di evitare di diventare il capo di una corrente di Forza Italia o del centrodestra”. Per Francesco Giro “il contributo di Stefano Parisi è prezioso ed è stato richiesto da Silvio Berlusconi. C’è il tocco e lo stile di Berlusconi. Noi abbiamo avuto tante opportunità in questi venti anni. Allora perché non essere generosi e concederne una a Stefano?” Tra tanti punti interrogativi Toti sta lavorando per avere delle certezze: la sommatoria dei voti di Forza Italia e Lega, oggi, porterebbe a un risultato certo, fuori da quell’”irrilevanza” che è l’incubo di Toti. L’avventura di ‘Mr Chili’ può continuare, ma la strada percorsa dal governatore della Liguria appare più ampia e sicura.

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