Sembrava fatta per l’austriaca Anna Veith nel super G femminile alle Olimpiadi invernali di PyeongChang e invece, con una clamorosa sorpresa, la sciatrice con il pettorale 26, la specialista ceca dello snowboard alpino Ester Ledecka, ha fatto segnare per un centesimo il miglior tempo e ha vinto, nella sua stessa incredulità, la medaglia d’oro. Probabilmente, finora, l’Oro più imprevedibile di questi Giochi coreani. Per Veith, quindi, la medaglia è diventata d’argento, mentre il bronzo è andato a Tina Weirather, della squadra del Lichtenstein. Le azzurre sono dietro, Johanna Schnarf è arrivata quinta, subito davanti a Federica Brignone, sesta. Entrambe davanti alla grande favorita della vigilia, l’americana Lindsey Vonn che, partita con il pettorale 1, ha fatto una gara perfetta fino a tre quarti, quando un grave errore le ha fatto perdere decimi decisivi, “tra 5 e otto decimi”, ha detto la Vonn a caldo. Destino simile per Sofia Goggia, probabilmente l’italiana più attesa in questa gare, che è partita benissimo, ha fatto segnare il miglior secondo intertempo ed è andata velocissima, proprio nel senso del riscontro chilometrico, fino a metà gara. Poi due gravi errori anche per lei e tutte le speranze sono andate in fumo, con Sofia alla fine undicesima, subito prima dell’ultima italiana in gara, Nadia Fanchini. “Grande peccato, io poche volte ho sciato con questa facilità, così bene, così piantata, fondendomi quasi con gli sci – ha detto la Goggia -. Chiaro che bisogna farlo dall’inizio fino in fondo. Comunque le sensazioni che ho avuto mi fanno capire che la condizione c’è, abbiamo ancora delle cartucce da sparare, forse le migliori”. “Io oggi c’ero pienamente – ha aggiunto la sciatrice azzurra – e fino a metà gara ho sciato benissimo, ma bisogna essere veloci fino al traguardo, senza fare errori, quindi prendiamo ciò che di buono è venuto, con la voglia e la fame di andare forte che da sempre ho e mi caratterizza. Non è un errore in super G che mi demoralizza, sapendo anche quello che ho davanti. Io lo prometto, nella prossima gara ce la metto tutta, cerco di fare tutto perfetto, e di essere la miglior Sofia che quella giornata possa richiedere”.
Quindi quattro italiane nelle prime dodici, ma resta una sensazione di delusione. Johanna Schnarf, che per pochissimi centesimi si è vista superare dalla Gut (quarta) e dalla Weirather (terza), ha commentato così: “Fa male arrivare così attaccate… Ho dato tutto, ho cercato di sciare sciolta e mi sono sentita a mio agio, però non è bastato, sono comunque contenta di come ho sciato e non ho niente da recriminare. E’ andata così purtroppo, per pochissimo”. Federica Brignone, finora unica medaglia italiana per lo sci alpino, a fine gara ha confermato la propria serenità: “Io sono contenta della mi gara, penso di avere sciato più o meno come si doveva sciare, ho provato a spingere dalla prima all’ultima porta. Probabilmente ho tenuto un po’ troppo all’ultima, ma ho provato a fare tutto quello che c’era da fare, ma qualcuno è andata più forte di me”. E sulla vittoria a sorpresa della Ledecka, Brignone è molto chiara: “Io credo che le sia andato di c..o perché questa pista è veramente facile, se non non avrebbe vinto. Poi è una con una testa da vincente, e sa come lavorare per arrivare alla vittoria. Lei è stata brava, ma anche per questa pista: la neve è facile, non c’era tanta velocità, non c’erano molte curve”.