Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un decreto dedicato al Superbonus, basato sull’accordo tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il vicepremier Antonio Tajani e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Secondo Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, questo intervento “non penalizzerà i cittadini onesti”, mantenendo gli impegni statali.
Ma cosa prevede il decreto sul Superbonus? In relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul “Superbonus 110%”, sarà riconosciuto il credito d`imposta per tutti lavori realizzati e asseverati al 31 dicembre 2023; per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste a legislazione vigente.
Al fine di tutelare i cittadini con i redditi più bassi e di consentire la conclusione dei cantieri “Superbonus 110%” che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall`Agenzia delle entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell`economia e delle finanze da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi.
A partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge, si esclude la possibilità di cessione del credito d`imposta nel caso di interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo.
A tutela delle persone con disabilità e al fine di evitare l`uso improprio dei bonus per l`abbattimento delle barriere architettoniche, si limita il novero degli interventi sottoposti all`agevolazione e i casi per i quali continua a essere previsto sconto in fattura e cessione del credito, salvaguardano la tutela delle persone con disabilità. Inoltre, sarà necessaria un`apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il cosiddetto “bonifico parlante”. Una misura contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe, riguardante gli sconti fiscali per gli sportivi, tra cui i calciatori provenienti dall’estero, è stata esclusa. Questo mantenendo la stretta fiscale prevista dall’inizio del nuovo anno.
Decreti legislativi per la delega fiscale
Il Governo ha definitivamente approvato quattro decreti legislativi attuativi della delega fiscale del Governo Meloni. Questi provvedimenti mirano a migliorare e semplificare il sistema fiscale italiano. Si tratta di quattro dlgs su: adempimento collaborativo, contenzioso tributario, Statuto del contribuente e il primo modulo della riforma Irpef che riduce gli scaglioni da 4 a 3. Il Governo, sottolineano le stesse fonti, “procede speditamente sull’attuazione della delega e chiude il 2023 rispettando tutti gli obiettivi che si era prefissato. Nel 2024 verrà, quindi, definitivamente completata la rivoluzione fiscale che l’Italia aspetta da più di 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese”. Dal 2024 non si potranno più portare in detrazione al 19% le donazioni ai partiti politici. Salve invece quelle per le Onlus e gli enti del terzo settore. Sui balneari è stata rimandata a gennaio la soluzione di un dossier che resta appeso soprattutto alle interlocuzioni con Bruxelles.
Piano per Caivano
La risoluzione del dossier sui balneari è stata rinviata a gennaio, principalmente a causa delle trattative con Bruxelles. È stato dato il via libera al piano straordinario per Caivano, riguardante interventi infrastrutturali e di riqualificazione funzionale al territorio del comune. Questo piano, elaborato dal Commissario straordinario di Governo Fabio Ciciliano in collaborazione con l’Amministrazione comunale e il Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede diversi interventi per migliorare l’area metropolitana, inclusi progetti per l’incremento degli investimenti, il miglioramento della coesione territoriale e sociale, e la rigenerazione delle aree urbane degradate. Il piano mira anche a promuovere programmi di istruzione, formazione, e supporto alle famiglie, oltre a implementare la digitalizzazione dei servizi pubblici e delle imprese locali, nonché sistemi di videosorveglianza remota per garantire la sicurezza dei cittadini.