Supercoppa al veleno, Malagò: “Trionfo dell’ipocrisia”

Supercoppa al veleno, Malagò: “Trionfo dell’ipocrisia”
Giovanni Malagò
7 gennaio 2019

“Sul caso della Supercoppa a Gedda c’e’ il trionfo dell’ipocrisia da parte di tante persone”. Il presidente del Coni, Giovanni Malago’, non le manda a dire e sceglie la via meno diplomatica per dire la sua sulla discussa finale tra Juventus e Milan che si giochera’ mercoledi’ della prossima settimana a Gedda, in Arabia Saudita. Ospite di ‘Radio Anch’io lo Sport’, il n.1 del Comitato olimpico ha ricordato che “la migliore offerta e’ stata quella dell’Arabia Saudita e il bando e’ stato giudicato a luglio del 2018. Il problema e’ sorto con la vicenda dei biglietti, la donna che prima non poteva andare allo stadio ora ci puo’ andare in determinati settori. Poi ovviamente tutto quello che succede in Arabia non mi trova d’accordo”, ha detto Malago’ ricordando che “la Lega di Serie A e’ un ente privato, fa un bando e dice quale posto o citta’ possono ospitare nei prossimi cinque anni la finale della Supercoppa.

La migliore offerta e’ stata quella dell’Arabia Saudita. Ricordo poi – ha proseguito il capo dello sport italiano – che stiamo facendo la danza della pioggia per riuscire a rivedere la nazionale ai prossimi Mondiali che si terranno in Qatar, un Paese che ha leggi anche piu’ restrittive dell’Arabia Saudita”. Se il presidente del Coni motiva cosi’ la scelta della sede saudita, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida non si dice per nulla convinto di questa chiave di lettura: “Il presidente Malago’, che spaccia per conquista sociale il fatto che le donne saudite ora potranno andare allo stadio, farebbe meglio a tacere invece di dire simili corbellerie. Non solo e’ sbagliato consentire a Nazioni che non garantiscono i diritti della donna di partecipare a bandi per ospitare competizioni internazionali, ma ricordiamo a Malago’, che parla addirittura di trionfo dell’ipocrisia, che fu proprio attraverso eclatanti iniziative del mondo dello sport che rimasero accesi i riflettori sul Sudafrica segregazionista e razzista, fino ad ottenere la fine dell’Apartheid. Ipocrita – conclude il deputato Fdi – e’ chi non vuole assumersi la responsabilita’ da uomo di governo del settore sportivo di condannare una Nazione economicamente tanto forte da riuscire evidentemente ad obnubilare le coscienze”.

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