Afghanistan, il potere potrebbe essere assunto da un consiglio

18 agosto 2021

Sono almeno tre le persone uccise durante le proteste a Jalalabad, dove ci sono state manifestazioni contro i talebani, secondo testimoni citati dalla stampa locale. Al Jazeera riferisce che i talebani hanno aperto il fuoco contro i manifestanti che sventolavano la bandiera nazionale afgana. L’emittente parla di due vittime e ci sarebbero anche 12 feriti. I media locali avevano parlato di centinaia di giovani scesi in piazza e di percosse ai giornalisti da parte dei talebani. Le tre vittime sono state confermate a Reuters da due testimoni e un ex agente di polizia, scrive l’agenzia. Secondo i testimoni le vittime sono morte mentre i residenti della zona cercavano di issare la bandiera nazionale afgana nella piazza della città, la quinta più grande del Paese a 150 chilometri da Kabul. Reuters scrive che non è stato possibile contattare i portavoce dei talebani per un commento.

L’Afghanistan, frattanto, potrebbe essere guidato da un consiglio di governo, mentre l’autorità suprema dovrebbe rimanere nelle mani del leader dei talebani, Haibatullah Akhundzada: è quanto riporta l’agenzia Reuters, citando un importante esponente talebano, Waheedullah Hashimi. Secondo Hashimi i talebani chiederanno anche agli ex effettivi dell’esercito e dell’aeronautica militare afgane di entrare nei loro ranghi. La struttura di governo delineata da Hashimi somiglia di fatto a quella esistente nel Paese dal 1996 al 2001, nel periodo in cui i talebani rimasero al potere. Anche allora il leader dell’organizzazione, il mullah Omar, rimase sostanzialmente nell’ombra mentre i compiti di governo erano delegati a un consiglio. Akhundzada rimarrebbe di fatto al di sopra del capo del consiglio, che assumerebbe un ruolo assimilabile alla “presidenza” e che potrebbe essere il numero due dell’organizzazione, ha concluso Hashimi.

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Secondo la Bbc, il leader politico talebano il mullah Abdul Ghani Baradar e altri membri di primo piano del movimento sono attesi a Kabul tra oggi e domani. Baradar è tornato in Afghanistan, arrivando a Kandahar dal Qatar ieri. Baradar, uno dei fondatori dei talebani ha partecipato ai negoziati con gli Stati Uniti in Qatar dopo essere stato rilasciato dalla prigione per facilitare il processo di pace. Era stato arrestato in un’operazione congiunta Usa-Pakistan a Karachi nel 2010.

Intanto, è atterrato intorno alle 16.20 a Fiumicino, il volo dell’Aeronautica Militare con a bordo 85 passeggeri provenienti dal Kuwait – dopo il trasferimento da Kabul – A sbarcare, tra gli altri, alcuni italiani, numerosi ex collaboratori afgani e i loro familiari, personale della Delegazione dell`Unione europea e NATO, evacuati da Kabul. Prima di lasciare l`aeroporto, tutti saranno sottoposti a tampone anti Covid, così come accaduto lo scorso lunedì in occasione dell’arrivo del primo volo dall’Afghanistan. Altre 150 persone sono in partenza in giornata.

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