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Svizzera-Italia 2-0, azzurri disastrosi e a casa. Elvetici ai quarti

Due schiaffi della Svizzera e l’Italia è a casa. La Nazionale di Spalletti esce sconfitta 2-0 dalla prima sfida degli ottavi di finale ad opera della Svizzera, ancora una volta bestia nera degli azzurri che già una volta furono eliminati dalle qualificazioni mondiali dagli elvetici. Mai veramente convincente in nessuna delle quattro partite disputate negli europei di Germania l’Italia cede di schianto, dominata in lungo ed in largo, per tutti i 90 minuti. Campioni d’Europa a casa. Svizzera ai quarti contro Inghilterra o Danimarca il 6 luglio a Dusseldorf. Decidono Freuler al 37′ e Vargas ad inizio di ripresa. Italia non pervenuta fino ad un palo di Retegui al 74′.

L’Italia è diasastrosa, in netta difficoltà sin dai primi minuti. Svizzera con un 3-4-3 molto spregiudicato, con esterni di centrocampo bravi a entrare nel campo e ali pronte all’uno contro uno. Dall’altro il ritorno alla difesa a quattro per l’Italia di Spalletti con El Shaarawy e Chiesa a supporto di Scamacca e Fagioli in cabina di regia. Una sola squadra in campo, la Svizzera: al 24esimo la prima grande occasione: su una imbucata di Aebischer, bravo Embolo a scattare senza finire in fuorigioco e a presentarsi tutto solo davanti a Donnarumma: perfetto il portiere dell’Italia, al posto giusto al momento giusto e attento a respingere un tiro a giro non angolato. Tredici minuti più tardi arriva il gol del vantaggio elvetico: questa volta è Vargas a trovare in area Freuler, bravo a calciare coi tempi giusti e a sbloccare la partita.

Ancora una volta l’Italia va in svantaggio: era già capitato contro Albania, Spagna e Croazia, è capitato di nuovo. Nel finale la squadra di Yakin sfiora il raddoppio, direttamente da calcio piazzato con Rieder: perfetto Donnarumma nello sventare il 2-0 con l’aiuto del palo. Nella ripresa ci si aspetta una Italia più arrembante ed invece la Svizzera chiude il match. Dopo solo due minuti l’Italia sbaglia il disimpegno, recupera palla la Svizzera che libera Vargas alla conclusione, tiro a giro e palla in rete. Nel finale, al 73′ prima vera conclusione per l’Italia con Retegui che riceve e si gira, conclusione debole e facilmente parata da Sommer. Un minuto dopo Italia vicina al gol, Scamacca su tocco di Retegui colpisce il palo da pochi passi. I campioni vanno fuori in maniera disastrosa. Finisce 2-0. Svizzera ai quarti contro Inghilterra o Danimarca. 

Spalletti non si dimette: “Sono in un percorso”

Luciano Spalletti non si dimette dopo il disastro dell’Europeo. A domanda precisa il ct risponde in conferenza stampa: “E’ una domanda normale, ci sta. Personalmente non mi cambia nulla, io ho la responsabilità di quello che è successo, i calciatori li ho scelti io, ed è chiaro che sono in un percorso dove devo fare delle conoscenze. Non sono contento della partita che abbiamo disputato, nemmeno di quella contro la Spagna. Sono soddisfatto parzialmente delle altre due gare, ma in queste siamo stati sottolivello”.

Poi Spalletti entra nel merito: “L’altra volta credevo di essere responsabile per averli fatti allenare, stavolta li ho fatti recuperare e ho cambiato anche la squadra. L’altra volta mi davo la responsabilità anche per aver cambiato poco, non avevamo mantenuto un livello di intensità alto. E quello è dipeso anche da come è finito il nostro campionato. In questo periodo abbiamo cercato di fare degli allenamenti che avessero questo livello di intensità, di avere questo fortissimo recupero, e sotto questo aspetto le risposte non sono state soddisfacenti. Però poi sono calciatori che ho scelto io e ho la responsabilità di ciò che accade. Però questa cosa la devo dire, anche se può sembrare cercare gli alibi: prima di questa competizione gli altri allenatori hanno avuto 20-30 partite, io ne ho avute dieci e avevamo già il fucile puntato dicendo che dovevo vincere. Eppure con la Nord Macedonia non s’è vinto… Ho bisogno di più conoscenza diretta per prendere il meglio, poi abbiamo avuto diversi giocatori infortunati su cui contavo e oggi s’è visto che dal punto di vista dell’intensità siamo stati inferiori e la Svizzera s’è qualificata in maniera giusta”.

Che futuro ha questa Nazionale: “Devo provare a fare anche delle scelte differenti. Quando pensi di poter andare sulla strada della qualità e poi nell’intensità non riesci a mantenerla è chiaro che un po’ di motore e un po’ di scocca va portato dentro. In alcuni duelli si va spesso in difficoltà e poi se devi coprire 80 metri di corsa vai in difficoltà” Forse non era il caso di avere più coraggio nelle formazioni scelte: “All’inizio su Calafiori c’erano delle perplessità e invece s’è portato. Anche Fagioli è in questo gruppo. Delle prove si sono fatte. Udogie si è infortunato ed è un calciatore importante. Poi i giovani se hanno le potenzialità per mettere seduti gli altri avranno lo spazio corretto. Da questa esperienza che ho fatto, avendo fatto diverse prove, vengo via con la certezza che qualcosa devo cambiare. Non è che sia un risultato così scandaloso come ora verrà fuori: la mia passione è sintomo di profondo rispetto per tutti, dimostro passione e mi prendo le responsabilità. E quando mi si dice che contro la Croazia abbiamo fatto una gara scandalosa rispondo no, oggi e contro la Spagna abbiamo giocato sottolivello. S’è passato un turno difficile meritatamente, ma ora bisogna rimettere mano nel telaio”.

Perché la squadra non s’è accesa: “E’ stata timida sotto l’aspetto dell’intensità della partita, non siamo riusciti a mantenere un livello di intensità alto. Poi devi fare delle scelte e quando non sei in grado di andarla a prendere devi concedere campo, non abbiamo giocatori che hanno questa capacità di giocare a campo aperto e poi in grado di ricomporsi in fretta e correttamente. Il risultato di stasera non è figlio di una sola causa, ma se non si fa qualcosa di più sotto l’aspetto del ritmo diventa difficile andare a contendersi il risultato. Contro la Spagna feci giocare gli stessi, non li avevo fatti recuperare al meglio. Ma stasera ho cambiato sei giocatori rispetto all’ultima volta, c’ero stato attento e li ho fatti recuperare e il ritmo è stato lo stesso. Poi s’è visto che ci sono individualità che sotto l’aspetto della velocità pura siamo al di sotto per una partita come questa e su questo aspetto ci va messo mano”.

Non ci sono abbastanza giocatori per il suo calcio. Però ha parlato anche di caldo e di problemi: “L’Inter ha vinto il campionato molto prima… Poi io mi sono assicurato e ho visto che Inzaghi ha fatto fare gli allenamenti in maniera corretta fino in fondo, ma può darsi che mentalmente venga di non essere così applicato. Ho fatto la scelta di giocare con un attaccante solo, ma non s’è vista la qualità che bisogna esibire e quando siamo stati costretti a giocare a ritmo alto non s’è tirata fuori la qualità che noi abbiamo. Ma non è un alibi, è bocciatura determinata dalle mie scelte e dai miei comportamenti. Però non ho avuto molte esperienze per fare delle prove ed è chiaro che ci vuole più gamba per giocare bene”.

Se i difensori non hanno passo, se l’uno contro uno è difficile da fare, se in attacco facciamo fatica… Se non nascono tre-quattro giocatori sopra a questo livello, è giusto cambiare anche modo di giocare: “Il campo ha detto che qualcosa va cambiato e io cambierò. Poi quando sono entrato ho cercato di tenere in considerazione un po’ di cose. Non so se ci sarà qualcosa di diverso, ma sono prove da fare alle quali sono obbligato perché non ho altra scelta. Ma senza voler male a nessuno, senza dare colpa a nessuno. Non ho timore a venire qui. E ora? Io sono tranquillissimo nel giocarmela. L’altra volta mi sarei aspettato una reazione diversa al passaggio del turno e non ci posso stare a questa roba qui perché poi la pressione si sente e i ragazzi la sentono. Detto ciò, la responsabilità è mia e di nessun altro. Non ci sono problemi”. Oggi l’Italia è stata una panda e la Svizzera una Ferrari: “Bisogna accettare tutto, anche allusioni di cattivo gusto come la sua. Quando si perde si accetta tutto, si capisce che lei è una persona di grandissima ironia e qualità e noi le diciamo che ha ragione. Siete stati più bravi e avete vinto meritatamente, cercheremo di fare meglio la prossima volta visto che non l’abbiamo impegnato”.

 

Donnarumma: “Fa male, chiediamo scusa”

“Fa male uscire così, chiediamo scusa a tutti. Oggi abbiamo deluso, hanno meritato”. E’ l’analisi di Gianluigi Donnarumma, portiere della Nazionale, ai microfoni della RAI dopo l’eliminazione dall’Europeo per mano della Svizzera. “Abbiamo fatto fatica tutta la partita, nel primo tempo abbiamo perso troppe palle lasciando troppi spazi a loro. E’ stata dura, una partita durissima da digerire ed è così”. E’ mancato il coraggio: “E’ mancato un po’ tutto in questa partita, anche qualità e nel primo tempo abbiamo fatto malissimo perché hanno avuto sempre il pallino del gioco. Dovevamo iniziare bene ma abbiamo preso subito gol. Bisogna accettarlo, abbiamo deluso”.

 

Cristante: “C’è poco da salvare, messi sotto”

“C`è poco da salvare, ci hanno messo sotto a livello fisico e di organizzazione. È presto per trarre le conclusioni, andiamo a casa meritatamente. Ora c`è da pulire la testa e da ripartire l`anno prossimo con un piglio e un`energia diversa”. Bryan Cristante, centrocampista dell`Italia e della Roma, parla così a Sky Sport dopo il ko contro la Svizzera che è valso l’eliminazione agli ottavi di finale a Euro 2024. Scarichi di nervi: “Sì, quando vedi che c`è così tanta differenza di organizzazione e di gioco vengono meno anche le energie. C`è poco da salvare come ho detto, andiamo a casa meritatamente”. “La voglia era un`altra, poi quando non riesci a fare le cose contro una squadra che gira così tanto meglio provi ma non riesci, è quella la spiegazione. Dobbiamo pulire la testa e ripartire”. È stato sbagliato qualcosa a livello di preparazione atletica: “Non so, è troppo presto per dare un motivo o un perché. È presto per dare spiegazioni quando c`è così tanta differenza in campo. Ora puliamo la testa e ripartiamo con carica e idee diverse”.

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