Il futuro della mobilità è elettrico, ma la politica deve fare la sua parte. E’ questo, al salone dell’auto di Ginevra, il messaggio unanime che le case automobilistiche lanciano al governo per favorire una mobilità sempre più sostenibile. Dagli incentivi fiscali alle colonnine di ricarica, è necessaria una strategia per accelerare il passaggio a un nuovo mondo meno inquinato. Come spiega l’amministratore delegato di Bmw Italia, Sergio Solero. “Nel futuro – afferma Solero – andremo verso l’elettrificazione e la guida elettrica. Per fare questo, però, serve non solo che i produttori di auto investano molte risorse per portare l’elettrificazione su tutta la gamma. Servono anche le istituzioni e gli energy provider che mettano l’utente in condizione di poter ricaricare l’auto e usarla in tutti gli ambiti”. Gli automobilisti quindi devono essere invogliati al cambiamento, anche con misure fiscali. “Servono probabilmente – spiega Solero – incentivi all’acquisto se si vuole velocizzare l’acquisto di auto elettriche. Ma soprattutto servono incentivi che aprano la testa alle persone che la mobilità elettrica è cool e anche la possibilità di avere punti di ricarica anche in ambito domestico o in azienda”.
La richiesta di un intervento del governo arriva chiara anche dal numero uno di Volvo Italia, Michele Crisci. “La politica – sostiene Crisci – deve aiutare, questa è la nostra posizione. Deve aiutare a gestire la transizione: l’elettrificazione non è una cosa che si accende 0-1, dobbiamo sempre ricordarci che ci sono i clienti e non si elettrifica niente se i clienti non comprano le macchine. Per fare in modo che i clienti si avvicinino a questo mondo c’è bisogno di infrastrutture di ricarica, c’è bisogno magari di interventi di defiscalizzazione per chi ha dei processi di acquisto virtuosi”. I costruttori sono già proiettati verso il futuro, con tecnologie per ridurre le emissioni. Ma dalle istituzioni devono arrivare le mosse strategiche. L’amministratore delegato di Nissan Italia, Bruno Mattucci. “Ci auguriamo – sottolinea Mattucci – anche se le ultime elezioni non fanno vedere uno scenario di stabilità, che chiunque sia domani a governare in Italia metta in piedi una politica sulla mobilità, almeno nel medio termine. In altre parole: diteci come dovranno viaggiare gli italiani nei prossimi 5-10 anni, perché noi abbiamo tutte le tecnologie per poter supportare questo tipo di politiche”.