Svolta in Francia, diventa legge il diritto alla disconnessione
E’ entrata in vigore dal primo gennaio, in Francia, la legge sul “diritto alla disconnessione” che impone alle aziende con più di 50 dipendenti di fissare i modi e i tempi per essere “offline”, ovvero disconnessi, fuori dagli orari di lavoro. Una legislazione necessaria, secondo l’avvocato Patrick Thiébart, secondo cui nelle imprese “i tempi di riposo non vengono rispettati”. “Il diritto alla disconnessione è un diritto che hanno i lavoratori di non ricevere posta elettronica durante il loro tempo libero, nel week-end, nelle ferie – spiega il legale – ed è anche un obbligo, un obbligo che ha il datore di lavoro di negoziare con le organizzazioni sindacali un accordo di lavoro per mettere in pratica e stabilire i modi del diritto alla disconnessione”.
La legge si inserisce nella più ampia riforma del lavoro adottata in Francia la scorsa estate ed entrata in vigore nel nuovo anno. “Se è stata necessaria una legge, è perché il tempo di riposo, in pratica, non viene rispettato. Quando i dipendenti ricevono e-mail di lavoro durante il loro tempo libero, si sentono in qualche modo obbligati a rispondere. E la legislazione ha voluto prendere in considerazione queste situazioni”. Secondo uno studio realizzato a settembre, oltre un terzo dei lavoratori francesi utilizzano ogni giorno strumenti elettronici fuori dall’orario di lavoro e il 62% reclama una regolamentazione. Tuttavia, la legge nasce già con una pecca: non prevede sanzioni in caso di mancata applicazione.