Svolta nella ricerca sull’Alzheimer
A Boston ricreate in laboratorio le strutture della patologia
Per la prima volta, i ricercatori hanno ricreato in laboratorio le cellule del cervello umano che sviluppano la malattia di Alzheimer. I neuroscienziati del Massachusetts General Hospital di Boston, negli Stati Uniti, sono riusciti a riprodurre nelle capsule di Petri le strutture tipiche del morbo, in una svolta nelle prospettive della ricerca sulle cure. Lo riporta il New York Times, citando la pubblicazione di ieri su Naure. I ricercatori Doo Yeon Kim e Rudolph E. Tanzi hanno coltivato cellule del cervello umano con geni della patologia neurodegenerativa in un gel nelle capsule di Petri, risolvendo così il problema di come studiare lo sviluppo del morbo e i farmaci con cui fermarlo. Sinora era possibile farlo soltanto con esperimenti sui topi, colpiti però da una forma imperfetta della malattia. “È un passo gigantesco nel campo. Potrò accelerare decisamente i test dei nuovi farmaci”, ha commentato P. Murali Doraiswamy, ricercatore su Alzheimer della Duke University. Prima di tutto, la svolta permetterà di sperimentare i farmaci in modo veloce, economico e semplice. Il passo cruciale sarà poi vedere se essi avranno lo stesso effetto sui malati.