Svuotava tombe per vendere spazi, arrestato custode cimitero nel Messinese

Un sistema illecito di vendita e all’ampliamento abusivo di loculi e tombe nel cimitero monumentale di Francavilla di Sicilia (Messina) è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Taormina che ha sottoposto agli arresti domiciliari il custode, Tindaro Scirto, mentre altre 16 persone sono indagate. L’inchiesta è condotta dal sostituto procuratore di Messina, Antonio Carchietti. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip Maria Militello, il custode, sfruttando la funzione pubblica rivestita e con l’ausilio di altri indagati, tra i quali funzionari comunali, un medico dell’Asp di Messina, operai edili e familiari di alcuni defunti, dietro il pagamento di compensi dai 3.500 ai 5.000 euro simulava la compravendita di spazi per la tumulazione, approfittando anche della buona fede degli aventi diritto, convinti a firmare documenti che consentivano agli eredi di altri defunti di disporre delle sepolture. In altri casi, secondo l’accusa, l’arrestato si faceva promotore dell’ampliamento di loculi già esistenti, senza nessuna delle autorizzazioni previste anche per le aree sottoposte a vincoli architettonici. Per liberare una tomba, inoltre, Scirto secondo i finanzieri aveva spostato dal cimitero monumentale a quello di più recente costruzione i resti di una persona, riposti in una semplice busta di plastica lasciata all’interno del sepolcro in cui era stato poi inumato un altro defunto. Stessa procedura per le spoglie di altre persone le cui generalità venivano cancellate dalle lapidi. Per mascherare i suoi traffici, il custode falsificava i registri cimiteriali ed i verbali di estumulazione e tumulazione.