I 5 stelle non mollano di un millimetro sui vitalizi e il lavoro di “approfondimento” va avanti: nuovo incontro ieri tra il presidente della Camera, Roberto Fico, e il numero uno dell’Inps, Tito Boeri. Anche se la XVIII legislatura potrebbe vedere la fine gia’ il prossimo autunno, Fico, il Questore anziano pentastellato Riccardo Fraccaro, con il forte sostegno del capo politico Luigi Di Maio, puntano a chiudere la partita in tempi ristretti. O, almeno, in tempi non biblici e sicuramente, viene garantito da fonti pentastellate, dopo un lavoro accurato e approfondito che metta al riparo l’intervento sui vitalizi da possibili ricorsi. L’obiettivo, viene ancora spiegato, e’ di portare al voto dell’Ufficio di presidenza di Montecitorio una delibera “solida”, il piu’ “inattaccabile possibile” e che allo stesso tempo incassi un ampio consenso da parte delle altre forze politiche. Lega e FdI sono pronti a fare la loro parte, anche il Pd – salvo cambi di rotta – non dovrebbe chiamarsi fuori. I numeri, quindi, per l’ok alla delibera sarebbero assicurati, ma appunto i 5 stelle vogliono arrivare al voto ‘blindando’ il testo, cosi’ da evitare incidenti di percorso. La strada prescelta resta, viene confermato, quella della delibera, nessun ripensamento. Cosi’ come non vi e’ alcun cambio di strategia in corso sul tipo di intervento: applicare il metodo contributivo anche ai vitalizi. Ma l’operazione si sta rivelando meno semplice del previsto e meno immediata.
Di Maio: “Stiamo lavorando per tagliare i vitalizi prima che si vada a votare”
E anche per questo Fico ha voluto farsi coadiuvare dal presidente dell’Inps, incontrato una prima volta lo scorso 18 aprile (in quell’occasione Boeri offri’ al presidente della Camera la sua collaborazione). Dunque, rispetto alle previsioni iniziali i tempi necessariamente si allungano, anche se dai 5 stelle ricordano che Fico non ha mai fissato un timing, tranne che per l’istruttoria. E del resto, era stato lo stesso Fico a spiegare, dopo il lavoro svolto dal Collegio dei Questori lo scorso 26 aprile, che si rendevano necessari “ulteriori approfondimenti”. Un lavoro tecnico e giuridico che, viene sottolineato da fonti M5s, non vedra’ la luce nelle prossime ore (l’Ufficio di presidenza non e’ stato al momento convocato). Nessun passo indietro, torna ad assicurare Di Maio: “Noi ce la stiamo mettendo tutta per tagliare i vitalizi prima che si vada a votare. E’ un nostro cavallo di battaglia”, ricorda intercettato dalle telecamere fuori da Montecitorio. “Cerchiamo di tagliarne piu’ possibile, poi vediamo i calcoli che cosa diranno.
Al Senato è ancora in corso l’istruttoria e non si hanno notizie né di bozze di delibera
Di certo i calcoli li deve fare qualcuno di terzo perche’ siano attendibili”. Intanto i pentastellati devono difendersi dagli attacchi della stampa e lo stesso Fraccaro garantisce che la battaglia contro i privilegi sara’ portata fino in fondo, “non ci fermeranno”. Il Questore 5 stelle ricorda che “il rapporto tra contributi versati ed emolumenti percepiti e’ di 1 a 9, vi sono ancora casi di ex parlamentari che incassano l’assegno senza aver mai messo piede alla Camera”. Nella prima fase, prosegue Fraccaro, si avra’ “un risparmio iniziale di 18,7 milioni di euro. A questa cifra si aggiungeranno i risparmi prodotti con gli interventi successivi e quelli generati dal Senato dove il M5s sta lavorando per approntare la medesima delibera”. A palazzo Madama, pero’, il lavoro di istruttoria non e’ ancora terminato e non si hanno notizie di eventuali accelerazioni ne’ di bozze di delibera, spiegano fonti del centrodestra. La linea, viene confermato, e’ di procedere di pari passo tra i due rami del Parlamento e “la collaborazione sta procedendo”. Tuttavia i pentastellati sono pronti anche ad andare avanti da soli alla Camera qualora i tempi e, soprattutto, il tipo di intervento che sara’ scelto dal Senato non dovessero coincidere.