Tajani avverte Salvini: noi leali al governo, ma sull’europeismo non si tratta

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Antonio Tajani e Matteo Salvini

“Possiamo trattare su tutto il resto, ma sull’appartenenza all’Unione europea non si tratta. Questo deve essere molto chiaro, e lo dico a chiare lettere, sull’Europa non si tratta”. La frase, scandita due volte dal ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, oggi a Bruxelles, ha il valore di un avvertimento, implicito ma abbastanza chiaro, alla Lega di Matteo Salvini, e alle sue posizioni sempre più anti-Ue.

I valori imprescindibili di Forza Italia

“Per noi, l’unità dell’Occidente è fondamentale. Ripeto quella che è l’identità di Forza Italia: siamo un partito cristiano, liberale, riformista, garantista, ma siamo europeisti e atlantisti. Questi sono dei punti imprescindibili della nostra politica. Siamo pronti sempre a trovare accordi, ma mai a rinunciare ai valori che caratterizzano il nostro movimento politico. Lo ripeto, noi siamo leali al governo, siamo leali ai nostri alleati, ma non tendiamo a rinunciare a nulla di ciò che riguarda i nostri valori, perché sui valori noi non possiamo trattare”, ha spiegato Tajani parlando alla stampa a margine della sua partecipazione al tradizionale vertice del Ppe.

Verso una difesa comune europea

“Continuiamo a lavorare – ha detto il ministro degli Esteri – perché ci sia una vera difesa europea. Quelli che stiamo compiendo sono i primi passi. L’obiettivo finale è quello di avere un esercito comune. Ci vogliono decenni prima di arrivare a questo obiettivo, che era il sogno di De Gasperi e il sogno di Berlusconi. Stiamo andando in quella direzione. L’Europa più è unita, meglio protegge i singoli cittadini dell’Unione europea”.

L’importanza dell’Europa per l’Italia

“Senza l’Europa – ha avvertito Tajani -, né dal punto di vista della sicurezza, né dal punto di vista dell’economia, l’Italia può andare da nessuna parte. Ricordiamoci quanto sia fondamentale per le nostre imprese il mercato unico. Sono 220 miliardi di export (solo verso i paesi Ue, ndr). Sappiamo quanto è importante poi lavorare per il completamento del mercato unico: il mercato dei capitali, il mercato unico dell’energia, l’armonizzazione fiscale. Bisogna andare avanti e non indietro. Noi abbiamo bisogno di più Europa e non di meno Europa”.

Il sostegno di Forza Italia al governo Meloni

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha sottolineato Tajani, “ha tutto il sostegno di Forza Italia per procedere in questa direzione, per garantire più sicurezza alle frontiere italiane, per garantire più sicurezza a tutte le nostre infrastrutture, comprese quelle cibernetiche. La sicurezza è anche quella. Quindi può tranquillamente, per quanto ci riguarda, andare avanti nella giusta direzione: quella di un’Europa che abbia una strategia unica di politica estera e di politica di difesa”.

L’alleanza transatlantica

“Noi ribadiamo – ha continuato il ministro degli Esteri – l’importanza fondamentale delle relazioni transatlantiche. L’Europa e gli Stati Uniti sono due facce della stessa medaglia che è l’Occidente. In un confronto globale che non è soltanto di tipo militare, ma è geo-strategico, noi dobbiamo continuare a lavorare insieme, parlando, discutendo, confrontandoci; e più l’Europa è unita, più l’Unione europea è forte, più può trovare un accordo solido”.

Replica a Salvini e la visione di Forza Italia

A chi gli ricordava la posizione espressa ieri da Matteo Salvini, secondo cui chiunque parli di esercito europeo è “fuori dal mondo e privo di buonsenso”, Tajani ha replicato: “Io sono assolutamente convinto che avesse ragione De Gasperi e che avesse ragione Berlusconi, che nel suo ultimo intervento pubblico, un mese prima di morire, lanciò un doppio messaggio a tutti quanti noi: ‘Lavorate per l’esercito unico europeo, lavorate per una riforma che tolga il diritto di veto’. Io ho raccolto quel testimone e andrò avanti in quella direzione, con grande determinazione”.

Riforme istituzionali per un’Europa più forte

“Se devo dire quello che penso, servono anche riforme istituzionali; e mi riferisco all’elezione diretta del presidente dell’Unione europea, unificando la figura del presidente della Commissione con quella del presidente del Consiglio europeo. Significa dare il potere legislativo completo al Parlamento europeo, cioè anche il potere di iniziativa legislativa che oggi non ha. Significa abolire il diritto di veto che blocca troppe decisioni dell’Unione europea”.

Una visione chiara per il futuro dell’Europa

“Insomma, bisogna avere il coraggio di andare avanti. Bisogna regalare un grande sogno ai cittadini, che non è mai un sogno di parte di uno contro l’altro. Per questo – ha spiegato il leader di Forza Italia – non ho aderito alla manifestazione di Roma, che era una manifestazione di parte e non era una manifestazione europea. Perché c’era chi prima aveva come sogno l’Unione Sovietica e poi ha trasformato il sogno dell’Unione Sovietica in un sogno dell’Unione Europea che non è quella nella quale viviamo”, ha concluso Tajani.