Tangenti nella sanità lombarda, confermata condanna a Guarischi
Condanna confermata anche in appello per l’ex consigliere regionale lombardo di Forza Italia Massimo Gianluca Guarischi. I giudici della seconda corte d’appello di Milano hanno ritenuto l’ex fedelissimo di Roberto Formigoni colpevole di corruzione aggravata condannandolo a 5 anni di carcere, la stessa pena che gli era stata già inflitta nel procedimento di primo grado sul presunto giro di tangenti nella sanità lombarda. Accolta la richiesta del sostituto procuratore generale Lucilla Tontodonati.
Guarischi è accusato di aver favorito Giuseppe Lopresti, titolare della Hermex Italia (che aveva già chiuso i propri conti con la giustizia patteggiando la pena a 2 anni e 10 mesi di carcere) in una serie di appalti per la fornitura di attrezzature sanitarie agli ospedali lombardi. In cambio avrebbe ricevuto tangenti pari al 3% del valore degli appalti vinti dall’imprenditore: complessivamente 447 mila euro che gli erano già stati confiscati al termine del processo di primo grado. Soldi in parte serviti, sempre secondo l’accusa, a ricompensare l’ex governatore Formigoni (indagato per corruzione e turbativa d’asta in un altro filone di indagine già chiuso ma ancora non approdato a dibattimento) con una serie di “vantaggi” e “utilità personali”: soprattutto vacanze di lusso in località come Sardegna, Croazia e Sudafrica che l’ex presidente lombardo avrebbe trascorso in compagnia di Guarischi tra il giugno 2009 e il marzo 2013, ma anche altre “regalie”, come cene in rinomati ristoranti, cassette di vino e champagne, viaggi e bordo di elicotteri e jet privati messi a sua completa disposizione. Sarcastico il commento dell’avvocato Enrico Giarda che difende l’ex consigliere lombardo: “Evidentemente – sono state le sue parole – si può essere condannati per corruzione senza il pubblico ufficiale, senza passaggio di denaro e senza atti contrari al dovere d’ufficio”.