Cronaca

A Taormina va in scena Cibo Nostrum, 1000 chef cucinano in strada

Oltre 25mila persone hanno invaso la città di Taormina per la settima edizione di Cibo Nostrum, la grande festa della cucina italiana, con le eccellenze siciliane ma non solo. Mille tra chef e pasticceri hanno affollato corso Umberto, la via principale della perla dello Jonio, e le vie limitrofe, cucinando in tempo reale per gli amanti della tavola. Un evento realizzato dalla Federazione Italiana Cuochi. Edizione con numeri record: 90 aziende agroalimentari, tra cui 50 tra le migliori cantine siciliane; sette laboratori tematici; tre comuni coinvolti, Zafferana Etnea, Taormina e Giardini Naxos; più di 60mila euro raccolti. Perché l’evento ha l’obiettivo di sostenere la ricerca contro il Morbo di Parkinson e la campagna nazionale del Moige contro il Cyberbullismo. Ed ancora tantissime degustazioni tra cibo e vino, oltre 200 cooking show e ricette proposte a rappresentare tutte le regioni italiane, abbinate ad una cinquantina di cantine da tutta la Sicilia e con prodotti agroalimentare di assoluta eccellenza.

Il presidente della Federazione Italiana Cuochi, Rocco Pozzulo: “Obiettivo raggiunto perché l’iniziativa ha coniugato la passione dei cuochi insieme alla cucina nazionale italiana. Abbiamo raggiunto gli obiettivi, anche per quanto riguarda la solidarietà, incrementando la cifra raccolta di circa 6mila euro. “Abbiamo raggiunto la quota di 56.602 euro, che saranno devoluti in beneficenza, ripartiti tra l’Associazione per la ricerca sul Parkinson e il Moige, il Movimento italiano genitori per la lotta al cyberbullismo”. A fare gli onori di casa, il presidente FIC Promotion Seby Sorbello: “I progetti di espansione di Cibo Nostrum, quest’anno, hanno visto l’espansione dei salotti collaterali al percorso. Ha funzionato molto bene anche questo progetto e siamo felici di espanderlo anche per il 2019”. A fare da testimonial Moige dell’evento, Guglielmo Mariotto. “Quello che deve affrontare il Moige nelle scuole, con i bambini, con gli adolescenti, con tutti coloro che purtroppo non sanno usare internet in un modo intelligente, decoroso e adeguato. È difficile quello che tentano di fare, ma se nessuno lo fa siamo ai suicidi dei ragazzi, ai ragazzi che rimangono chiusi a casa disperati, alla prostituzione infantile”.[irp]

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redazione