Tas respinge ricorso, squadra russa di atletica esclusa da Rio. Mosca: “Inaccettabile”
Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha rigettato l’appello dei 68 atleti russi esclusi dalla Iaaf per la partecipazione alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. La squadra di atletica russa, quindi, non potrà partecipare ai Giochi olimpici che cominceranno il prossimo 5 agosto a parte Yulia Stepanova, grande accusatrice, cui era stato dato un pass per la collaborazione prestata, e la lunghista Darya Klischina (foto) che vive e si allena negli Usa. Tra gli atleti russi esclusi la due volte olimpionica Yelena Isinbayeva. Il Cio domani potrebbe prendere provvedimenti sul resto dello sport russo. Americani, inglesi, tedeschi e altri vorrebbero la Russia fuori senza discussione. Il presidente del Cio, Thomas Bach, vorrebbe una soluzione più morbida. Intanto l’Agenzia internazionale antidoping (Wada) ha riaccreditato il laboratorio di Rio de Janeiro, sospeso lo scorso 24 giugno perché non conforme gli standard previsti dall’Isl (International standard for laboratories). Nello specifico era stato commesso un errore considerato grave fra gli esami sottoposti che il laboratorio di Rio aveva addebitato ad un problema occorso ad un nuovo e costosissimo apparecchio.
Problematica poi risolta. Le provette di sangue e urine prelevate ai Giochi di Rio non dovranno così essere trasportate in laboratori stranieri per le analisi del caso con i risultati dei test olimpici che si avranno in poche ore. “Tutte le parti in causa hanno lavorato per risolvere le problematiche identificate, affinché il laboratorio potesse funzionare di forma ottimale per i Giochi olimpici e paralimpici”, ha dichiarato Olivier Nigli, direttore generale della Wada. Il Cremlino considera inammissibile il bando totale degli atleti russi alle Olimpiadi. A commentare il verdetto e’ stato il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitri Peskov. “Crediamo che il principio della responsabilita’ collettiva sia difficilmente accettabile” ha dichiarato Peksov, come riporta la Tass. “Non ci si puo’ che rammaricare profondamente” per una decisione che coinvolge sportivi che “non hanno nulla a che vedere con il doping”, ha denunciato il portavoce, aggiungendo che “le agenzie russe competenti analizzeranno la situazione in modo rapido ed efficiente”.