Tavecchio: “Le mie riforme salveranno il calcio”
Carlo Tavecchio rigetta al mittente le ipotesi di commissariamento e rivela. Con le attuali regole solo cinque squadre in Serie A si sarebbero potute iscrivere. Lo fa nel corso di un Forum alla Gazzetta dello sport ad un anno dalla sua elezione e dalla famigerata frase su Opti Pogba. “Sarebbe singolare se si prendesse un provvedimento tanto grave nei confronti di una Federazione che da 11 mesi funziona regolarmente, non ha problemi economici (anzi, abbiamo dato 22 milioni al Coni, siamo la sua stampella) e ha preso una serie di norme, apprezzate anche da Palazzo Chigi, per evitare nuovi casi Parma che purtroppo, e non per nostra volontà, non possono scattare subito, ma nel giro di quattro anni, in maniera progressiva. Se fossero state operative già da quest`estate, si sarebbero iscritte cinque società al prossimo campionato”. Sul Parma rigetta le accuse, “siamo stati i primi a muoverci”.
“Un altro caso Parma non possiamo permettercelo. Con un piano quinquennale, direi brezneviano, possiamo risanare il calcio italiano e salvarlo dal crac”. Aver creato tre procure a Milano, Roma e Napoli renderà più snelli i processi dividendo tra dilettanti e professionisti. Domani il Consiglio federale nominerà il Commissario di Lega Pro: “Sarà un autorevole magistrato”. Infine una riforma profonda: “Il mondo professionistico va rivisitato, è inutile avere tre leghe, ne bastano due: una lega d`elite e un’altra che unifichi B e Lega Pro, quest`ultima con una mission chiara che valorizzi i giovani e tuteli i campanili. Ma pensate che sarà facile? Sarebbe straordinario scendere a 18 squadre in A e B, con due gironi da 18 in Lega Pro, totale 72”. E infine: “Tavecchio non è inadeguato, sono inadeguati altri”.