Teatro, a Siracusa tutto pronto per le rappresentazioni classiche

Si lavora alacremente al teatro greco di Siracusa per il cinquantunesimo ciclo di spettacoli classici organizzati dalla Fondazione Inda. La manifestazione è già partita il 15 maggio e andrà avanti fino al 28 giugno nel corso della quale andranno in scena tre tragedie. Nell’“Ifigenia in Aulide” di Euripide diretta da Federico Tiezzi, Lucia Lavia e Elena Ghiaurov saranno le due protagoniste femminili. Lucia Lavia darà il volto e la voce a Ifigenia, mentre Elena Ghiaurov (foto), che ha già partecipato alle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, protagonista nel 2000 di “Antigone” di Sofocle per la regia di Patrice Kebrat, interpreterà il ruolo di Clitennestra. Del cast faranno parte oltre Sebastiano Lo Monaco nel ruolo di Agamennone, anche Francesco Colella che interpreterà Menelao, Raffaele Esposito nel ruolo di Achille, l’attore siracusano Turi Moricca che sarà invece l’araldo, Francesca Ciocchetti e Debora Zuin nel ruolo delle corifee. Per quanto riguarda “Le Supplici” di Eschilo diretta da Moni Ovadia, Marco Guerzoni sarà l’araldo degli egizi, lo stesso Ovadia interpreterà Pelasgo, re di Argo, mentre il ruolo di Danao è stato affidato ad Angelo Tosto. Infine nella “Medea” di Seneca, diretta da Paolo Magelli, la protagonista sarà Valentina Banci, il ruolo di Creonte sarà interpretato da Daniele Griggio, Diego Florio interpreterà il ruolo del messaggero e Francesca Benedetti sarà invece la nutrice.

“E’ una figura interessante anche perche’ rappresenta il prequel di tutto cio’ che succedera’ quanto al mito degli Atridi – afferma l’attrice Elena Ghiaurov -. Mi piace perche’ trova il modo di fare emergere l’inizio del piano di vendetta, di manifestare il dolore che si tramuta in proposito di rabbia: la rabbia di una madre tenacemente decisa a difendere i propri figli, in questo caso Ifigenia, e di vendicarsi come succedera’ nell’Agamennone di Eschilo”. Elena Ghiaurov ricorda di aver “fatto prevalentemente teatro classico” e rivela un desiderio: “Mi piacerebbe in futuro confrontarmi, piu’ di quanto abbia fatto, con la drammaturgia contemporanea, ma so bene – sottolinea – che esperienze come questa a Siracusa sono fondamentali per un attore”. Perche’ “e’ un’esperienza talmente diversa, un impatto cosi’ originale, che penso che sia fondamentale almeno una volta nella vita cimentarsi con una scena come quella del teatro greco di Siracusa. E’ un luogo magico che ti da’ modo di porgerti in modo diverso rispetto a quanto non faresti al chiuso – conclude l’attrice-  anche per via della quantita’ di spettatori che e’ impressionante”.

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