XXXII edizione de “La macchina dei sogni” al via a Palermo a partire dal 10 luglio al Museo Pitrè. Quest’anno il festival del teatro di figura, creato da Mimmo Cuticchio, è dedicato al grande antropologo di cui, nel 2016, ricorre il centenario della morte. Tre giorni di kermésse, con un’occasione unica: Venerdì 10 Cuticchio sarà in scena con un “cuntu” come si faceva duecento anni fa, durata ad libitum, si comincia a raccontare tutta la storia dei paladini di Francia, dal suo inizio, dall’infanzia di Carlo Magno, un vero esempio di fascinazione del racconto, che si avvale di tecniche di varia natura e in cui Mimmo Cuticchio è imbattibile. Nella stessa giornata si inaugura una mostra “La vita a Palermo duecento e più anni fa”, vastasate, pupi Tutui e Opra, a cura della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti, curata da Fabrizio Lupo e Valentina Console. La mostra è frutto di un lungo lavoro di ricerca e Lupo e Console hanno dato vita alle immagini, ricavandole dai racconti e da incisioni che hanno trovato in giro per l’Italia, e resterà aperta fin quando il Museo, in autunno, non chiuderà per lavori di restauro.
La sera successiva tutta la famiglia Cuticchio, non solo i figli, ma anche il fratello Nino, saranno dietro le quinte, per il tradizionale teatro dell’Opra, per uno spettacolo corale “Prime magie del mago Malagigi”. Tutti i giorni si potrà visitare il Museo e spazi alternativi in cui si troveranno artigiani, pochi, scelti da Mimmo Cuticchio in grado di creare oggetti d’uso, ormai quasi in estinzione, e ogni giorno dalle 16,30 alle 18,30, è aperto lo spazio del teatro proposto ai più piccoli, con l’Atelier La Lucciola. Domenica 12, a conclusione, le stanze e gli oggetti del Museo prenderanno vita con cunti e pupi, racconti legati alle storie di Pitrè, pubblicati a partire dal 1841. E per finire, in serata, grande festa danzante, come si faceva un tempo: danze e contradanze, divertente modo di ballare tutti insieme, come nella tradizione contadina, curata dall’Associazione Tavola Tonda.